Gli edifici di Amatrice e Accumoli si sono sbriciolati al suolo. Erano stati ristrutturati di recente
LO SPECIALE
“Non c’è stata imperizia” nel restauro del campanile nella chiesa di Accumoli che ieri è crollato sull’abitazione di una famiglia uccidendo madre, padre e due figli. Lo afferma a più riprese Stefano Petrucci, sindaco della cittadina distrutta dal sisma che ha sconvolto il centro Italia (VIDEO - FOTO).
Il primo cittadino, seppur commosso, continua a difendere i lavori effettuati qualche mese fa nel suo paesino. “La morte di una famiglia intera è un dramma, i figli erano cresciuti con i miei – racconta - , ma non strumentalizziamo. Un campanile di otto metri anche restaurato da poco con il terremoto è lecito che crolli. Non abbiamo fatto noi i lavori, ma non c'è stata imperizia".
Aperta un’inchiesta - La procura di Rieti, però, nell'ambito delle indagini già in corso da ieri ha aperto un unico fascicolo 'contenitore' con l'ipotesi di reato di disastro colposo per fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come il campanile crollato ad Accumoli e la scuola di Amatrice.
Famiglia travolta dal campanile – Le vittime ad Accumoli sono state 4 e si tratta dei 4 componenti della famiglia di Andrea Tucci: lui, la moglie Graziella e i figli Riccardo e Stefano. Secondo quanto riportato da più fonti la loro abitazione era stata costruita seguendo tutte le attuali norme anti-simiche. Ma non è bastato. La casa non ha retto il peso del campanile; otto metri si sono sbriciolati sulla loro dimora senza lasciare alcun sopravvissuto.
Scuola anti-sismica – Il plesso scolastico Romolo Capranica, inaugurato nel settembre del 2012, era stata ristruttura con l'adeguamento alla vulnerabilità sismica anche grazie ai fondi post sisma dell’Aquila.