L’uomo è indagato per la morte del richiedente asilo nigeriano, deceduto il 5 luglio in seguito di una colluttazione
Il Tribunale del Riesame ha respinto l'istanza di scarcerazione avanzata dai legali di Amedeo Mancini, l'ultrà 39enne indagato per omicidio preterintenzionale per la morte del richiedente asilo nigeriano Emmanuel Chidi Namdi a seguito di una colluttazione a Fermo il 5 luglio scorso. "Un provvedimento ingiusto, attendiamo le motivazioni" - ha annunciato Francesco Di Minicis, che difende Mancini insieme al collega Savino Piattoni - ma siamo anche pronti a ricorrere in Cassazione.
Riesame: no a scarcerazione Mancini - Secondo De Minicis, comunque, durante l'udienza del Riesame, "è stato accertato che Mancini ha reagito in modo eccessivo ad un'aggressione subita da parte di del nigeriano", che aveva reagito alla frase "scimmia africana" rivolta dall'ultrà alla compagna Chinyere. Una frase che comunque ha portato la Procura di Fermo a ipotizzare anche l'aggravante dell'odio razziale.