Vania Vannucchi, 46 anni, era in condizioni gravissime con ustioni sul 90% del corpo. Ai soccorritori aveva fatto il nome del suo aggressore, un ex collega che è stato arrestato
Non ce l’ha fatta Vania Vannucchi. La donna di 46 anni, aggredita e data alle fiamme a Lucca da un ex collega, è morta mercoledì mattina all'ospedale Cisanello di Pisa. Era in condizioni gravissime, con ustioni estese e profonde sul 90% del corpo.
Arrestato un ex collega - Era stata lei, mentre alcuni colleghi la soccorrevano cercando di spegnere le fiamme con secchi d'acqua, a fare il nome del suo aggressore. L’uomo è stato arrestato martedì al termine di un lungo interrogatorio e l'accusa per lui è di omicidio volontario. Secondo fonti investigative avrebbe ammesso di essere stato sul posto e di aver gettato anche benzina sulla donna ma avrebbe aggiunto di non volerla uccidere, e soprattutto di non aver appiccato le fiamme.
"Le ho buttato la benzina per sporcarla, per imbrattarla. Ma non le ho dato fuoco. Solo dopo ho pensato che lei fumava: forse aveva la sigaretta accesa", è quanto ha riferito l'avvocato dell'arrestato. Il legale ha anche spiegato che l'uomo era in cura da qualche tempo per problemi "pschiatrici: aveva fatto varie visite mediche e credo prendesse dei farmaci".
Il possibile movente - Vittima e aggressore si conoscevano proprio perché avevano lavorato insieme all'ospedale di Lucca. Una delle ipotesi seguite è che l’uomo avesse avuto una relazione con la donna, da tempo separata dal marito. I rapporti si sarebbero però rarefatti in seguito, forse una vera e propria rottura, e questo potrebbe essere stato all'origine del gesto.
Altro omicidio nel Casertano - Nelle stesse ore giunge notizia di un ennesimo omicidio ai danni di una donna, avvenuto questa volta a San Prisco, in provincia di Caserta. Una 59enne è stata uccisa dal suo compagno che poi si è presentato alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere in evidente stato di agitazione e con un coltello ancora parzialmente insanguinato. L'uomo, un 55enne di Arienzo, è in stato di fermo.
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Il presidente del Senato Pietro Grasso ha commentato su Facebook questi due episodi di violenza contro le donne:
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