Tangenti, nuove intercettazioni: "Da padre di Alfano 80 curriculum"

Cronaca

E' quanto emerge da una conversazione tra la segretaria di Raffaele Pizza e un'altra donna, intercettata dalla Procura. La replica del leader Ncd: "Barbarie". E intanto cresce la fronda all'interno del suo partito

Dopo il fratello, spunta anche il padre del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, nelle carte dell'inchiesta 'Labirinto' portata avanti dalla procura di Romache ha portato a 24 arresti e 50 indagati. L'uomo, secondo quanto riferito nel corso di una conversazione intercettata e contenuta nella richiesta di arresti del pm, avrebbe mandato 80 curriculum per presunte assunzioni a Poste Italiane. Dura la reazione del ministro Alfano: "Oggi la barbarie illegale arriva a farmi scoprire, dalle intercettazioni tra due segretarie, che un uomo di ottant'anni, il cui fisico è da tempo fiaccato da una malattia neurodegenerativa che non lo rende pienamente autosufficiente, avrebbe fatto 'pressioni' presso le Poste per non so quale fantastiliardo di segnalazioni". E' "indegno" dare credito a "due signore che parlano, anche insultandomi", dice Alfano, e "non so chi siano". E intanto cresce la fronda all'interno del suo partito. Alcuni senatori minacciano infatti di uscire dalla maggioranza.

 


 

Le intercettazioni - A colloquio il 17 maggio del 2015 sono Marzia Capaccio, indagata, segretaria del faccendiere Raffaele Pizza ed un'altra persona, Elisabetta C. Le due donne sembrano lamentarsi per qualcosa che il ministro non avrebbe fatto.


CAPACCIO: "io ti ho spiegato cosa ci ha fatto a noi Angelino..."
ELISABETTA: "e...lo so...lo so...lo so...".
CAPACCIO: "cioe' noi gli abbiamo sistemato la famiglia...questo doveva fare una cosa....la sera prima...mi ha chiamato suo padre...mi ha mandato ottanta curriculum... ottanta....".
ELISABETTA: "aiuto....aiuto...".
CAPACCIO: "ottanta.... e dicendomi...non ti preoccupare....tu buttali dentro...la situazione la gestiamo noi...e il fratello comunque è un funzionario di Poste....anzi è un amministratore delegato di Poste...".
ELISABETTA: "si..si..lo so..lo so...".
CAPACCIO: "e questo è un danno che ha fatto il mio capo (ndr. Pizza)...io lo sputerei in faccia solo per questo...".
ELISABETTA: "vabbé...tanto ce ne sono tanti Marzia...è inutile dirsi...questo è il sistema purtroppo...".
CAPACCIO: "sì ma io l'avevo già capito questo guardava solo ai cazzi suoi...glielo avevo già detto...io a differenza tua non mi faccio coinvolgere più di tanto, perché cerco di razionalizzare un attimo di più e di valutare le persone che ho davanti...cosa che il mio capo...purtroppo in alcune circostanze nonostante la sua esperienza non è in grado di fare...".

 

La precedente intercettazione - In precedenza era emersa un'altra intercettazione, questa volta tra Raffaele Pizza ed un collaboratore del ministro, Davide Tedesco. In questa il faccendiere sosteneva di aver facilitato, grazie ad i suoi rapporti con l'ex amministratore Massimo Sarmi, l'assunzione del fratello del titolare del Viminale in una società del Gruppo Poste.

 

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