Cortina, blitz Gdf in Comune: anche il sindaco tra gli 11 indagati

Cronaca
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Al centro dell’inchiesta un’erogazione di 3 milioni di euro fatta al Consorzio Turismo

Blitz della Guardia di finanza di Belluno nel comune di Cortina d'Ampezzo e nella sede del Consorzio Cortina Turismo su delega della Procura bellunese che ha indagato undici persone, tra le quali il sindaco, amministratori, ex consiglieri comunali e il presidente del Consorzio. Al centro dell'inchiesta un'erogazione fatta dal Comune al Consorzio di 3 milioni di euro, un importo superiore a quello previsto dall'Unione Europea per aiuti pubblici, in cui tetto è di 200 mila euro in un triennio.
Per gli inquirenti, inoltre, i consiglieri comunali si sarebbero trovati in conflitto di interessi in quanto soci dello stesso Consorzio, non ultimo il fatto di essere amministratori o soci di strutture alberghiere o commerciali.

All'esame inoltre le dichiarazioni sostitutive presentate dal presidente del Consorzio che avrebbe omesso di dichiarare i tre milioni di euro avuti dal Comune per poter accedere a contributi erogati dalla Regione Veneto (200 mila euro).

 

Le accuse - Secondo quanto si è appreso, sono indagati per abuso d'ufficio il sindaco di Cortina Andrea Franceschi, il vice sindaco Enrico Pampanin, gli assessori Stefano Verocaie Giovanna Martinolli, il consigliere comunale Stefano D'Andrea e altri quattro ex consiglieri, e l'ex segretario comunale Agostino Battaglia. E' inoltre indagato il presidente del Consorzio Cortina Turismo, Stefano Illing, per falso ideologico e indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.

 

Comune: da parte nostra assoluta buona fede - Il Comune, nell’assicurare totale disponibilità e collaborazione, precisa che “all'epoca era stata proprio la minoranza consigliare ad avanzare gli stessi dubbi che vengono riproposti oggi". L'assoluta buona fede dei consiglieri comunali, precisa il Comune, "è dimostrata dal fatto che fu deciso di posticipare la votazione proprio per richiedere un ulteriore parere legale, che garantisse sulla correttezza e legittimità di quello che si stava andando a votare. Solo una volta avuti i pareri favorevoli del responsabile dell'Ufficio Sport e Turismo, del Segretario Comunale e, appunto, del legale, la delibera fu approvata in Consiglio Comunale".

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