Milano, donna incinta di due gemelli muore in ospedale

Cronaca

I medici hanno tentato un cesareo d'urgenza per salvare i due feti, ma anche per loro non c'è stato niente da fare. Pm indaga per omicidio colposo

Sarà l'autopsia a chiarire le cause della morte di Claudia Bordoni, la 36enne originaria della Valtellina, incinta di due gemelli, morta giovedì 28 aprile alla clinica Mangiagalli di Milano, dove era ricoverata per delle complicazioni. Anche per i due feti non c’è stato niente da fare. 

Visitata in tre ospedali - La donna era alla ventiquattresima settimana di gravidanza e si era recata negli ultimi tempi in altri due ospedali, l'ospedale di Busto Arsizio e il San Raffaele di Milano (dove era stata seguita per la procreazione assistita cui aveva fatto ricorso per restare incinta) perché aveva avuto avvisaglie di un parto spontaneo. 

Tentato cesareo di emergenza  - Dal San Raffaele era stata dimessa e nei giorni scorsi, dato l’aggravarsi delle sue condizioni, si era recata alla Mangiagalli, dove è morta in seguito a un’emorragia. I medici hanno cercato di praticare un cesareo d'urgenza che non è riuscito: i due feti, che pesavano soltanto 300 grammi ciascuno, non sono sopravvissuti.  

Pm indaga per omicidio colposo - E, mentre i pm indagano per l'ipotesi di reato di omicidio colposo, come di regola in casi del genere, il ministro della Salute Lorenzin ha deciso di inviare gli ispettori della task force istituita presso il Ministero per verificare quanto accaduto a Milano e all'Ospedale San Luca di Lucca, dove ad un uomo di 56 anni sarebbe stato asportato per errore un rene sano.

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