Cosenza, blitz antiterrorismo: arrestato presunto foreign fighter

Cronaca

Bloccato all'alba un marocchino di 24 anni. A luglio era andato in Turchia, da dove era stato respinto per motivi di "sicurezza pubblica". Ma lui si difende: "Ero andato lì solo per pregare". Il questore a Sky TG24: "Livello di prove tali da consentire il fermo"

Blitz antiterrorismo della Polizia di Stato a Cosenza. Gli agenti della Digos della questura del capoluogo calabrese hanno arrestato un giovane marocchino di 24 anni, radicalizzato e residente a Luzzi.

Respinto dalla Turchia lo scorso luglio - Gli uomini della Polizia, che indagavano su di lui dal luglio scorso, lo hanno bloccato all'alba. Il marocchino è indagato per i reati previsti dalla nuova legge antiterrorismo in vigore da aprile 2015. L'arrestato, il 10 luglio del 2015, aveva raggiunto la Turchia ma è stato fatto rientrare in Italia dopo che le autorità Turche, d'intesa con gli uomini dell'Antiterrorismo Italiano, ne avevano evidenziato la pericolosità respingendolo per motivi di "sicurezza pubblica".

 

L'arrestato: "Sono andato in Turchia solo per pregare - "L'arresto di oggi è uno dei primi casi di applicazione della legge del 2015 che contesta l'auto addestramento ai fini di terrorismo internazionale. Il marocchino arrestato è il classico combattente straniero" ha detto il Coordinatore della Dda di Catanzaro, Giovanni Bombardieri. "Lo abbiamo monitorato costantemente - ha aggiunto - dopo che in estate era stato espulso dalla Turchia". "Sono andato in Turchia solamente per pregare" il giovane arrestato. "Mi avevano già contestato - ha aggiunto - di appartenere all'Isis ma io ho sempre negato. Ed anche ora ribadisco che non appartengo all'Isis. Sono andato in Turchia solamente per pregare".

 

Alfano: "Le nuove norme sono efficaci" -  Soddisfazione da parte del ministro Alfano, secondo cui "le nuove norme antiterrorismo sono efficaci e di questo sono molto orgoglioso perché premiano il lavoro delle Forze dell'Ordine e offrono nuovi strumenti normativi ai magistrati, adeguati alle strategie che siamo chiamati a fronteggiare". L'uomo arrestato, prosegue la nota di Alfano, "è stato sottoposto subito, nel nostro Paese, ad attenti controlli in base ai quali è emersa la sua compulsiva attività di ricerca, tramite internet, di documenti e di video di propaganda dello Stato Islamico, con una particolare attenzione ai passaggi di esaltazione degli attentatori suicidi, alle istruzioni per l'uso delle armi, esplosivi, e alle tecniche di combattimento e difesa personale".

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