Fiamme Gialle nella filiale di Civitavecchia nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Luigino D'Angelo, uccisosi lo scorso 28 novembre dopo aver perso tutti i risparmi investiti in obbligazioni subordinate. Intanto il presidente della Consob Vegas afferma: "Mai pensato di dimettermi"
Perquisizioni da parte della Guardia di Finanza nella sede di Civitavecchia di Banca Etruria, nell'ambito dell'inchiesta sul suicidio del pensionato Luigino D'Angelo, avvenuto lo scorso 28 novembre. L'uomo, titolare di obbligazioni subordinate della banca, si è ucciso nella cittadina laziale dopo aver scoperto l'azzeramento del suo capitale.
Due filoni d'inchiesta - Sono due i filoni di indagine aperti dalla procura di Civitavecchia. Uno, in cui si ipotizza il reato di istigazione al suicidio, è stato affidato dal pm Alessandra D'Amore alla squadra mobile di Roma; l'altro, aperto per truffa, e' stato assegnato al nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza che questa mattina ha effettuato la perquisizione. In una fase successiva la Procura laziale dovra' valutare come conciliare quest'ultimo procedimento con gli accertamenti già avviati dai colleghi di Arezzo. Al momento non ci sarebbero indagati.
Vegas: "Mai pensato di dimettermi" - Nella giornata di martedì intanto Giuseppe Vegas, presidente della Consob, ha respinto l'idea di dimettersi. "Non ho mai pensato di farlo" ha detto, dopo essere stato ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Vegas è finito al centro degli attacchi insieme alla Banca d'Italia per il suo ruolo nella vicenda delle quattro banche in crisi. La Consob, ha continuato è pronta a collaborare con la Camera arbitrale dell'Autorità anticorruzione cui il governo ha affidato l'incarico di verificare caso per caso i dossier degli obbligazionisti. Ma avvisa: "Non sarà facile rimuovere le sovrapposizioni". In futuro, chiede ai risparmiatori di "passare almeno un' ora a leggere i prospetti" e le avvertenze. Tornando all'arbitrato il decreto che ne definirà compiti e poteri arriverà, come emerso già nei giorni scorsi, a gennaio proprio per mettere a punto un quadro normativo preciso e definire le risorse materiali e umane a disposizione (magari proprio distaccate da Banca d'Italia e Consob).