Il tir proveniva dalla Turchia e trasportava armi da guerra in Germania, Olanda e Belgio. L'intervento e la denuncia sono scattati perché non era stata chiesta autorizzazione alle Autorità di pubblica sicurezza. Nessuna irregolarità di tipo doganale
Un carico di circa 800 fucili a pompa, provenienti dalla Turchia e diretti in Germania, Olanda e Belgio, è stato scoperto e sequestrato dalla Guardia di Finanza e dalle Dogane al Porto di Trieste. Le armi da guerra erano trasportate, senza autorizzazioni, da un autoarticolato olandese condotto da un cittadino turco.
I controlli - Le armi erano contenute in centinaia di scatole di cartone. Data la particolarità del carico, la sua provenienza e la destinazione, le Fiamme Gialle e i funzionari doganali hanno voluto approfondire la documentazione. Sebbene non vi fossero irregolarità di tipo doganale, non era stata chiesta autorizzazione alle Autorità di pubblica sicurezza per il trasporto. La normativa infatti, prevede che prima di iniziare il trasporto, anche se non destinato al territorio nazionale, esso debba essere autorizzato dall'Autorità di pubblica sicurezza.
Il sequestro e la denuncia - Tutto il Tir è stato sottoposto ieri ad analisi “scanner”, per escludere l'ipotesi della presenza di altre armi nascoste. E' quindi scattato il sequestro, su richiesta della Procura della repubblica di Trieste, con la denuncia del titolare dell'azienda turca produttrice, per la violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.