Il feretro della 28enne morta durante l’assalto terroristico al teatro Bataclan sarà esposto a Ca’ Farsetti, sede del Comune, fino al giorno delle esequie, che si svolgeranno in forma laica in piazza San Marco. L’esame sul cadavere: sarebbe stata raggiunta da due colpi sparati dall’alto
La salma di Valeria Solesin è tornata in Italia. Il feretro della studentessa della Sorbona è atterrato a Venezia con un aereo di Stato sul quale hanno volato anche i genitori della ragazza, Alberto e Luciana, il fidanzato Andrea Ravagnani e la sorella di questi, Chiara, scampati miracolosamente al massacro degli jihadisti al Bataclan di Parigi.
Ora si attende il funerale che sarà celebrato martedì mattina in piazza San Marco. Una cerimonia di Stato ma laica, all'aperto. Prima del funerale, però, c'era da compiere l'ultimo adempimento burocratico: la ricognizione esterna sul corpo, legata alle inchieste aperte sui fatti di Parigi dalla Procura di Roma e da quella di Venezia. E le prime indicazioni dell'esame - secondo fonti bene informate citate dall'Ansa - direbbero che la studentessa veneziana sarebbe stata raggiunta da due colpi durante le sparatorie al teatro Bataclan: uno all'emifaccia sinistra, l'altro, fatale perché avrebbe poi colpito il polmone, alla spalla sinistra. Entrambi provenivano dall'alto. L'esame medico è durato circa tre ore.
Domenica mattina, alle ore 10, a Ca' Farsetti, sede del Comune lagunare, la salma sarà esposta nella camera ardente per quanti vorranno dare un saluto alla giovane vittima italiana degli attentati di Parigi. Il feretro rimarrà esposto nell'androne del municipio anche lunedì, fino alle ore 19. Non è previsto un picchetto d'onore, ma solo una attenta sorveglianza gestita dalla polizia municipale.