Arrivo profughi: scontri e proteste a Roma e Treviso

Cronaca

Nella capitale, la polizia ha dovuto rimuovere un blocco stradale vicino a Casale San Nicola, dopo l'arrivo di 19 migranti (FOTO). Tafferugli tra militanti di Casapound e forze dell'ordine. Quattordici agenti feriti, due arresti. A Quinto di Treviso, dopo le contestazioni delle ore scorse, i migranti ospitati in un residence sono stati trasferiti

Proteste e scontri a Roma, nei pressi di Casale San Nicola, dopo l'arrivo di 19 migranti che sarebbero dovuti essere accolti in una struttura della zona. Dopo i blocchi dei residenti  e il lancio di bottiglie sul pullman che trasportava rifugiati, è dovuta intervenire la polizia. Quattordici agenti sono rimasti feriti. Due i manifestanti arrestati. "Non faremo passi indietro", ha spiegato il prefetto di Roma, Franco Gabrielli.

 

Gli scontri - Durante la mattinata si sono verificati scontri tra polizia e militanti di CasaPound. In mezzo alcuni residenti. L'arrivo in pullman dei primi 19 richiedenti asilo all'ex scuola Socrate ha scatenato la reazione di una parte degli abitanti del comprensorio - in tutto 250 famiglie - e soprattutto dei militanti di estrema destra, che cavalcano la protesta tra saluti romani. Sono volate bottiglie contro il pullman, tra urla, slogan, sassi e cassonetti incendiati. I militanti di CasaPound, caschi e volto coperto, hanno tentato di impedire il passaggio, ma la polizia aveva ordini precisi e ha usato i manganelli.

 

Tra i feriti anche 14 agenti - Nei tafferugli 14 agenti sono rimasti feriti - secondo la questura -, due manifestanti arrestati e si contano diversi contusi. "Ciò a cui abbiamo assistito è una cosa indecente e indecorosa”, ha detto il prefetto Franco Gabrielli . “Auspico che le forze dell'ordine denuncino, in modo tale che queste persone abbiano sulla propria fedina le cose di cui si sono macchiate".

 

All'ex istituto scolastico la prefettura aveva destinato un centinaio di rifugiati dopo regolare bando di gara, ma da subito una parte dei residenti si è opposta adducendo la mancanza di servizi dell'area di Casale San Nicola e la paura per la sicurezza. Altri abitanti si sono invece dissociati dai sit-in di protesta. Gabrielli ha detto in più occasioni che la scelta sarà difesa in nome della legalità.

 

Tensione anche in Veneto - Intanto, in Veneto, i 101 profughi ospitati in un residence di Quinto di Treviso, contro i quali da due giorni è in atto una protesta dei residenti, sono stati trasferiti all'ex caserma 'Serena', a cavallo dei comuni di Treviso e Casier.

 

Il sindaco di Quinto: "Il problema persiste"

 

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]