Si ribalta barcone a nord della Libia. Sopravvissuto: "Tanti chiusi in stiva". Recuperati 24 corpi. 28 in salvo. Papa: "Comunità internazionale agisca". Renzi: "Subito Consiglio Ue". Sulle polemiche: "Inconcepibili". Mattarella: no a cinismo. LA CRONACA
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Potrebbe essere la strage peggiore di sempre quella avvenuta nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia, nella notte tra sabato e domenica. Un peschereccio con a bordo circa centinaia di migranti si è capovolto. Sono stati recuperati finora 28 superstiti e 24 corpi ma si teme che le vittime possano essere centinaia. Secondo un sopravvissuto a bordo c'erano 950 migranti tra cui 50 bambini. Il premier maltese Muscat ha detto che, "se confermata nella sua gravità, la tragedia sarà la peggiore mai avvenuta nel Mediterraneo". Papa Francesco ha chiesto alla comunità internazionale di "agire con decisione e prontezza". "Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore", ha detto il Pontefice. Il premier Renzi, rientrato a Roma per un vertice con i ministri degli Esteri, degli Interni, della Difesa e delle Infrastrutture e con il sottosegretario ai servizi Marco Minniti, ha chiesto all'Europa di non lasciare sola l'Italia e, in asse con il presidente francese Francois Hollande, di convocare in settimana un Consiglio Ue straordinario perché l'Ue rafforzi la sua azione contro gli "schiavisti del mare" e la smetta di considerare l'immigrazione un problema "di serie B". La Commissione Ue, esprimendo "profonda frustrazione", sostiene la necessità di "un'azione decisa". Ma l'Italia, anche con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un "impegno" dei partner europei lo invoca con urgenza. "Ci troviamo davanti a una tragedia immane che deve scuotere la comunità internazionale e richiama all'impegno i Paesi dell'Unione Europea" ha osservato il Capo dello Stato in una nota.
Era stato lanciato un Sos - Dal peschereccio, secondo le informazioni al momento disponibili, era stata lanciata una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera per difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha così dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto però il peschereccio capovolgersi.
Soccorritori: "Solo nafta e detriti" - Le frenetiche operazioni di soccorso sono iniziate subito e hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare. E' verosimile, secondo quanto si è appreso, che, alla vista del mercantile, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio, facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti. Le operazioni sono coordinate dalla Guardia Costiera (FOTO).
"C'è soltanto nafta e detriti, non troviamo più nulla dalle 10 di stamattina" ha detto uno dei soccorritori.
Sul naufragio indaga la Procura di Catania - Sull'accaduto la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta. I reati ipotizzati dal procuratore Giovanni Salvi sono naufragio e omicidio colposo plurimi.
Le reazioni - "Serve una Mare Nostrum europea", ha detto la portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami a Sky TG24. Il premier Matteo Renzi si chiede come si faccia a "restare insensibili" di fronte a una tragedia come questa, mentre il segretario della Lega Salvini chiede che si ponga fine alle partenze imponendo una sorta di "blocco navale".
"L'unica soluzione che si deve mettere in campo subito è che l'aeronautica italiana e la marina militare si attrezzino subito ad affondare i barconi pronti a partire come già era stato fatto in passato in Albania" osserva Daniela Santanché (VIDEO). Sulle polemiche Renzi, durante la conferenza stampa al termine del vertice di Palazzo Chigi, tuona: "Il lavoro che sta facendo l'Italia talvolta in una condizione di quasi solitudine, talvolta in compagnia di altre realtà internazionali è oggettivamente straordinario", e sono "inconcepibili le polemiche di una piccola parte politica italiana".
"L'Europa si vergogni", dice su Twitter il portavoce di Amnesty Italia. E il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini chiede: "Fortezza Europa, quanti altri morti ancora, prima di rendersi conto che insieme a loro muore la nostra civiltà?".
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Potrebbe essere la strage peggiore di sempre quella avvenuta nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a nord della Libia, nella notte tra sabato e domenica. Un peschereccio con a bordo circa centinaia di migranti si è capovolto. Sono stati recuperati finora 28 superstiti e 24 corpi ma si teme che le vittime possano essere centinaia. Secondo un sopravvissuto a bordo c'erano 950 migranti tra cui 50 bambini. Il premier maltese Muscat ha detto che, "se confermata nella sua gravità, la tragedia sarà la peggiore mai avvenuta nel Mediterraneo". Papa Francesco ha chiesto alla comunità internazionale di "agire con decisione e prontezza". "Sono uomini e donne come noi, fratelli nostri che cercano una vita migliore", ha detto il Pontefice. Il premier Renzi, rientrato a Roma per un vertice con i ministri degli Esteri, degli Interni, della Difesa e delle Infrastrutture e con il sottosegretario ai servizi Marco Minniti, ha chiesto all'Europa di non lasciare sola l'Italia e, in asse con il presidente francese Francois Hollande, di convocare in settimana un Consiglio Ue straordinario perché l'Ue rafforzi la sua azione contro gli "schiavisti del mare" e la smetta di considerare l'immigrazione un problema "di serie B". La Commissione Ue, esprimendo "profonda frustrazione", sostiene la necessità di "un'azione decisa". Ma l'Italia, anche con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, un "impegno" dei partner europei lo invoca con urgenza. "Ci troviamo davanti a una tragedia immane che deve scuotere la comunità internazionale e richiama all'impegno i Paesi dell'Unione Europea" ha osservato il Capo dello Stato in una nota.
Era stato lanciato un Sos - Dal peschereccio, secondo le informazioni al momento disponibili, era stata lanciata una richiesta di aiuto al centro nazionale soccorso della Guardia Costiera per difficoltà di navigazione. La sala operativa del Comando generale delle Capitanerie di porto ha così dirottato un mercantile portoghese, che giunto in prossimità del mezzo in difficoltà, ha visto però il peschereccio capovolgersi.
Soccorritori: "Solo nafta e detriti" - Le frenetiche operazioni di soccorso sono iniziate subito e hanno consentito di recuperare 28 persone finite in mare. E' verosimile, secondo quanto si è appreso, che, alla vista del mercantile, i migranti si siano portati tutti su un lato del peschereccio, facendolo capovolgere. Nella zona sono stati dirottati numerosi altri mezzi che sono ora impegnati nelle ricerche di eventuali altri superstiti. Le operazioni sono coordinate dalla Guardia Costiera (FOTO).
"C'è soltanto nafta e detriti, non troviamo più nulla dalle 10 di stamattina" ha detto uno dei soccorritori.
Sul naufragio indaga la Procura di Catania - Sull'accaduto la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta. I reati ipotizzati dal procuratore Giovanni Salvi sono naufragio e omicidio colposo plurimi.
Le reazioni - "Serve una Mare Nostrum europea", ha detto la portavoce dell'Unhcr Carlotta Sami a Sky TG24. Il premier Matteo Renzi si chiede come si faccia a "restare insensibili" di fronte a una tragedia come questa, mentre il segretario della Lega Salvini chiede che si ponga fine alle partenze imponendo una sorta di "blocco navale".
"L'unica soluzione che si deve mettere in campo subito è che l'aeronautica italiana e la marina militare si attrezzino subito ad affondare i barconi pronti a partire come già era stato fatto in passato in Albania" osserva Daniela Santanché (VIDEO). Sulle polemiche Renzi, durante la conferenza stampa al termine del vertice di Palazzo Chigi, tuona: "Il lavoro che sta facendo l'Italia talvolta in una condizione di quasi solitudine, talvolta in compagnia di altre realtà internazionali è oggettivamente straordinario", e sono "inconcepibili le polemiche di una piccola parte politica italiana".
"L'Europa si vergogni", dice su Twitter il portavoce di Amnesty Italia. E il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini chiede: "Fortezza Europa, quanti altri morti ancora, prima di rendersi conto che insieme a loro muore la nostra civiltà?".
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