Ruby, Cassazione conferma l'assoluzione di Berlusconi

Cronaca

La decisione dei giudici dopo diverse ore di camera di consiglio. L'ex premier era imputato di concussione per induzione e prostituzione minorile. Il procuratore generale aveva chiesto di annullare la decisione della corte d'appello

Reazioni e aggiornamenti dopo la sentenza

La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha confermato l'assoluzione, che diventa definitiva, di Silvio Berlusconi nel processo Ruby. L'ex premier era imputato di concussione per induzione e prostituzione minorile. Il procuratore generale aveva chiesto di annullare l'assoluzione (TUTTE LE FOTO - I VIDEO).

I primi due gradi di giudizio -
Silvio Berlusconi era stato assolto lo scorso 18 luglio dalla Corte d'appello di Milano sia per l'accusa di concussione (“perché il fatto non sussiste”) che per l'accusa di prostituzione minorile ("il fatto non costituisce reato"). In primo grado era stato condannato a sette anni di reclusione e alla interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Il caso Ruby -
La vicenda processuale ebbe origine dall'identificazione, avvenuta in questura, a Milano, una notte del maggio 2010, di Karima El Marough, meglio conosciuta come Ruby rubacuori (LO SPECIALE). L'ex Cavaliere chiamò in Questura perché la ragazza fosse affidata all'allora consigliere regionale Nicole Minetti, in quanto nipote dell'allora presidente egiziano Hosni Mubarak. Si scoprì successivamente che la giovane, in realtà di nazionalità marocchina, aveva frequentato quelli che la procura chiamò "festini a luci rosse" ad Arcore.

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