La zia di Sarah, condannata all'ergastolo con la figlia Sabrina per l'omicidio della nipote, ha reso dichiarazioni spontanee nel processo di appello: "Ho pensato l'avesse presa qualcuno". Poi, tra le lacrime, ha aggiunto: "Mai parlato male del padre"
"Si è parlato tanto di invidia, gelosia, ma non ho mai sentito che tipo di gelosia, invidia, quale rancore? Ci siamo sempre aiutati l'un l'altro tra genitori e sorelle, quando Concetta ha avuto bisogno di me sono stata sempre presente, sempre a disposizione, non me lo facevo ripetere due volte".
Sono queste le parole di Cosima Serrano, zia di Sarah Scazzi, condannata in primo grado all'ergastolo insieme alla figlia Sabrina per l'omicidio della nipote. Al Tribunale di Taranto, nel corso del processo di Appello, è stato infatti il giorno delle dichiarazioni spontanee della donna, che ha deciso di parlare ai giudici e raccontare ciò che sa di quel 26 agosto 2010, giorno dell'omicidio della 15enne (TUTTI I VIDEO).
Cosima Serrano: ho pensato 'magari qualcuno l'ha presa' - "Dopo la scomparsa di Sarah ho pensato avesse avuto un incidente - ha detto Cosima Serrano - Ho pensato: magari è successo qualcosa in strada, forse l'hanno investita e portata in ospedale. Così ho chiamato mia sorella dicendole di chiamare in ospedale". Oppure, aggiunge: "Magari hanno visto una ragazzina e l'hanno presa". La zia della vittima ha poi contestato una delle presunte motivazioni della rabbia che lei e la figlia, Sabrina, avrebbero nutrito verso la ragazzina e cioè "la vergogna" per il rapporto che si era instaurato tra la stessa Sabrina e il suo amico Ivano che in qualche modo Sarah aveva reso noto.
"Ma quale vergogna?", si è chiesta. "Ma chi se ne frega della gente? Tutti sapevano che a Sabrina piaceva Ivano. Anche io lo sapevo. Era un bravo ragazzo. E, per me, il fatto che si appartassero in auto, non era un problema, tutti i ragazzi lo fanno. Anzi, io avrei preferito che, se si dovevano proprio appartare, lo avessero fatto in casa non in macchina perché è pericoloso".
"Mai parlato male del padre di Sarah" - La donna, durante le dichiarazioni spontanee, ha inoltre negato di aver mai parlato male del marito di sua sorella Concetta: "Alcuni amici di Sarah le dicevano che il padre era un delinquente. Non ho mai detto questo, lo può dire anche Claudio (fratello di Sarah, ndr)", ha spiegato tra le lacrime. VIDEO
La mamma di Sarah: "Cosima deve dire la verità" - "Cosima deve prendere la sua responsabilità , non vuole dire la verità". Ha commentato Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi e sorella di Cosima.
La condanna in primo grado - Secondo il verdetto dei giudici dell'Assise, Sabrina ha strangolato la cugina, provocandone la morte, mentre la madre la teneva ferma evitando che si divincolasse. Il tutto avvenuto nella loro casa di Avetrana. Alla base dell'omicidio, sempre secondo i giudici, la gelosia che Sabrina provava verso Sarah perché frequentava un giovane che invece piaceva alla cugina.
Sono queste le parole di Cosima Serrano, zia di Sarah Scazzi, condannata in primo grado all'ergastolo insieme alla figlia Sabrina per l'omicidio della nipote. Al Tribunale di Taranto, nel corso del processo di Appello, è stato infatti il giorno delle dichiarazioni spontanee della donna, che ha deciso di parlare ai giudici e raccontare ciò che sa di quel 26 agosto 2010, giorno dell'omicidio della 15enne (TUTTI I VIDEO).
Cosima Serrano: ho pensato 'magari qualcuno l'ha presa' - "Dopo la scomparsa di Sarah ho pensato avesse avuto un incidente - ha detto Cosima Serrano - Ho pensato: magari è successo qualcosa in strada, forse l'hanno investita e portata in ospedale. Così ho chiamato mia sorella dicendole di chiamare in ospedale". Oppure, aggiunge: "Magari hanno visto una ragazzina e l'hanno presa". La zia della vittima ha poi contestato una delle presunte motivazioni della rabbia che lei e la figlia, Sabrina, avrebbero nutrito verso la ragazzina e cioè "la vergogna" per il rapporto che si era instaurato tra la stessa Sabrina e il suo amico Ivano che in qualche modo Sarah aveva reso noto.
"Ma quale vergogna?", si è chiesta. "Ma chi se ne frega della gente? Tutti sapevano che a Sabrina piaceva Ivano. Anche io lo sapevo. Era un bravo ragazzo. E, per me, il fatto che si appartassero in auto, non era un problema, tutti i ragazzi lo fanno. Anzi, io avrei preferito che, se si dovevano proprio appartare, lo avessero fatto in casa non in macchina perché è pericoloso".
"Mai parlato male del padre di Sarah" - La donna, durante le dichiarazioni spontanee, ha inoltre negato di aver mai parlato male del marito di sua sorella Concetta: "Alcuni amici di Sarah le dicevano che il padre era un delinquente. Non ho mai detto questo, lo può dire anche Claudio (fratello di Sarah, ndr)", ha spiegato tra le lacrime. VIDEO
La mamma di Sarah: "Cosima deve dire la verità" - "Cosima deve prendere la sua responsabilità , non vuole dire la verità". Ha commentato Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi e sorella di Cosima.
La condanna in primo grado - Secondo il verdetto dei giudici dell'Assise, Sabrina ha strangolato la cugina, provocandone la morte, mentre la madre la teneva ferma evitando che si divincolasse. Il tutto avvenuto nella loro casa di Avetrana. Alla base dell'omicidio, sempre secondo i giudici, la gelosia che Sabrina provava verso Sarah perché frequentava un giovane che invece piaceva alla cugina.