Blitz antipirateria della Gdf. Provvedimento di sequestro di portali Internet che trasmettevano eventi sportivi, concerti e opere cinematografiche e televisive senza averne i diritti. La loro fonte di guadagno principale era legata ai banner pubblicitari
124 siti web sono stati oscurati dai finanzieri del Comando Unità Speciali in una vasta operazione di contrasto alla pirateria audiovisiva. Offrivano calcio, musica e film senza pagarne i diritti. L'attività è stata avviata grazie ad una denuncia di Sky Italia. Tra i domini sequestrati anche uno registrato a nome dello svedese Gottfrid Swartholm, già noto alle cronache giudiziarie internazionali in quanto co-fondatore del sito illegale "The Pirate Bay" e condannato nel suo Paese, nel 2009, ad un anno di prigione per violazione del copyright e nel 2013 per frode ed hacking aggravato.
Oscurati 124 siti illegali - Le indagini, sviluppate con la collaborazione del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, hanno permesso di accertare che venivano offerti contenuti pirata sia in modalità "streaming live" cioè in diretta, sia in "streaming on demand", a richiesta degli utenti. Tutti i siti, posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito.
Fonti di guadagno da banner pubblicitari - La loro fonte di guadagno principale era legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni. Le indagini hanno anche riscontrato che una parte dei contatti pubblicitari era fittizia, dal momento che sono stati inseriti automatismi fraudolenti che conteggiano periodici click sui banner, in realtà mai avvenuti da parte dell'utente che fruiva dei programmi tv online.
Oscurati 124 siti illegali - Le indagini, sviluppate con la collaborazione del Nucleo Speciale Radiodiffusione Editoria, hanno permesso di accertare che venivano offerti contenuti pirata sia in modalità "streaming live" cioè in diretta, sia in "streaming on demand", a richiesta degli utenti. Tutti i siti, posizionati su server all'estero, riportavano veri e propri palinsesti organizzati per facilitare la scelta del programma preferito.
Fonti di guadagno da banner pubblicitari - La loro fonte di guadagno principale era legata ai banner pubblicitari inseriti nel corso delle trasmissioni. Le indagini hanno anche riscontrato che una parte dei contatti pubblicitari era fittizia, dal momento che sono stati inseriti automatismi fraudolenti che conteggiano periodici click sui banner, in realtà mai avvenuti da parte dell'utente che fruiva dei programmi tv online.
