“Ce la siamo vista brutta ma è passata” ha detto il segretario della Lega Nord sull’assalto alla sua auto durante una visita a un campo nomadi. Un contestatore: “E’ stata un’espressione di rabbia nei confronti di chi è venuto a fare una provocazione”
“Ce la siamo vista brutta ma è passata”. Così, il segretario della Lega Nord Matteo Salvini commenta a Sky TG24 la brutta giornata di ieri, quando la sua auto, a Bologna per una tappa in un campo nomadi, si è fatta largo tra i contestatori travolgendone alcuni, poi è stata attaccata dai manifestanti, che hanno anche aggredito un giornalista rompendogli un gomito. Un episodio che ha acceso il dibattito politico e scatenato polemiche per la mancata sicurezza (VIDEO). Salvini assicura che denuncerà i suoi assalitori. E alla domanda se la visita ai sinti sia stata una provocazione risponde: "La provocazione è che i bolognesi paghino da anni le bollette ai campi nomadi”. Poi sottolinea: "Quella non è Bologna, e noi a Bologna torneremo, perché migliaia di bolognesi ci hanno invitati a tornare".
E a Sky TG24 parla anche uno dei contestatori. "E' stata un’espressione di rabbia nei confronti di chi è venuto a fare una provocazione, un incitamento all'odio, questo ha fatto esasperare” ha spiegato."Lo aspettiamo: noi viviamo qui, lui è un corpo estraneo; quando arrivano a provocare si alza la tensione. Se lo rifarei? Lo rifarei certamente, assolutamente". L'aggressione, ha aggiunto l'intervistato, "non era stata pianificata, almeno fino a quando pensavamo che Salvini fosse scortato fino al campo dalla polizia". "Salvini - ha proseguito il giovane - riceverà una denuncia per tentato omicidio, per il tentato investimento dei ragazzi, e un'altra in sede di Parlamento europeo per istigazione all'odio razziale". Sul ferimento del giornalista, infine, il giovane ha detto di "non essere in grado di rispondere".
E a Sky TG24 parla anche uno dei contestatori. "E' stata un’espressione di rabbia nei confronti di chi è venuto a fare una provocazione, un incitamento all'odio, questo ha fatto esasperare” ha spiegato."Lo aspettiamo: noi viviamo qui, lui è un corpo estraneo; quando arrivano a provocare si alza la tensione. Se lo rifarei? Lo rifarei certamente, assolutamente". L'aggressione, ha aggiunto l'intervistato, "non era stata pianificata, almeno fino a quando pensavamo che Salvini fosse scortato fino al campo dalla polizia". "Salvini - ha proseguito il giovane - riceverà una denuncia per tentato omicidio, per il tentato investimento dei ragazzi, e un'altra in sede di Parlamento europeo per istigazione all'odio razziale". Sul ferimento del giornalista, infine, il giovane ha detto di "non essere in grado di rispondere".