Allarme rosso nella Capitale per l'arrivo giovedì della perturbazione che ha già colpito la Toscana. Chiuse le scuole in tutta la provincia e tutti i siti archeologici compreso il Colosseo. Per ora però il Tevere non desta preoccupazioni
A Roma torna l'incubo maltempo. L'ondata di precipitazioni che ha colpito la Toscana, provocando l'esondazione del torrente Carrione e la conseguente alluvione di Marina di Carrara (FOTO - VIDEO), si sposta ora verso la Capitale. E' "una situazione che dovrebbe presentarsi eccezionale, almeno sul piano delle previsioni senza precedenti" ha avvertito il prefetto Giuseppe Pecoraro, che ha chiesto la chiusura di tutte le scuole della provincia, mentre il sindaco Ignazio Marino ha invitato i cittadini a non uscire di casa e non usare l'automobile se non strettamente necessario.
Ma il Tevere non desta preoccupazione - Francesco Mele, direttore del Centro Funzionale della Regione Lazio, ha spiegato che le previsioni meteo per giovedì su Roma indicano un quadro "più gravoso" di gennaio (le foto), Su Roma e provincia si prevedono anche più di "100 millimetri di pioggia nelle prossime 18-24 ore - ha spiegato -, in pratica in una giornata ci sarà un decimo della precipitazione media annuale che sul Lazio è di 900 millimetri". Nonostante l'allerta da codice Rosso, però, il Tevere per ora non desta preoccupazioni. "I fiumi principali, Tevere e Aniene, hanno tempi di piena lunghi, che siamo in grado di prevedere 20 ore prima - ha affermato Mele - e quindi possono rappresentare un problema che eventualmente fronteggeremo nei giorni seguenti".
Il prefetto: "Uscire di casa solo se necessario" - In ogni caso il prefetto di Roma ha deciso di lanciare un appello perché i romani restino a casa il più possibile: "Si esce di casa per lavoro o per situazioni importanti. Il mio consiglio ove non ci siano queste motivazioni è che si può rinviare". Altri consigli per domani sono "non andare nei garage, mettere le macchine nei garage da stasera".
Chiuso il Colosseo e tutto i siti archeologici - Riguardo alla misura della "chiusura delle scuole" di Roma e provincia il prefetto ha spiegato che è stata presa "di concerto con il Comune, la Provincia, la Regione e il Ministero dell'istruzione", con l'obiettivo di "facilitare la mobilità, evitare assembramenti e situazioni di rischio". Il prefetto ha voluto ricordare però che lui "non ha poteri di protezione civile: ho solo fatto presente a tutti che è bene chiuderle, poi spetta ai sindaci emanare le ordinanze". Nel frattempo il ministero dei Beni culturali ha deciso la chiusura di tutti i siti archeologici del Lazio, compresi quindi il Colosseo e i Fori.
Il post di Marino su Facebook:
Ma il Tevere non desta preoccupazione - Francesco Mele, direttore del Centro Funzionale della Regione Lazio, ha spiegato che le previsioni meteo per giovedì su Roma indicano un quadro "più gravoso" di gennaio (le foto), Su Roma e provincia si prevedono anche più di "100 millimetri di pioggia nelle prossime 18-24 ore - ha spiegato -, in pratica in una giornata ci sarà un decimo della precipitazione media annuale che sul Lazio è di 900 millimetri". Nonostante l'allerta da codice Rosso, però, il Tevere per ora non desta preoccupazioni. "I fiumi principali, Tevere e Aniene, hanno tempi di piena lunghi, che siamo in grado di prevedere 20 ore prima - ha affermato Mele - e quindi possono rappresentare un problema che eventualmente fronteggeremo nei giorni seguenti".
Il prefetto: "Uscire di casa solo se necessario" - In ogni caso il prefetto di Roma ha deciso di lanciare un appello perché i romani restino a casa il più possibile: "Si esce di casa per lavoro o per situazioni importanti. Il mio consiglio ove non ci siano queste motivazioni è che si può rinviare". Altri consigli per domani sono "non andare nei garage, mettere le macchine nei garage da stasera".
Chiuso il Colosseo e tutto i siti archeologici - Riguardo alla misura della "chiusura delle scuole" di Roma e provincia il prefetto ha spiegato che è stata presa "di concerto con il Comune, la Provincia, la Regione e il Ministero dell'istruzione", con l'obiettivo di "facilitare la mobilità, evitare assembramenti e situazioni di rischio". Il prefetto ha voluto ricordare però che lui "non ha poteri di protezione civile: ho solo fatto presente a tutti che è bene chiuderle, poi spetta ai sindaci emanare le ordinanze". Nel frattempo il ministero dei Beni culturali ha deciso la chiusura di tutti i siti archeologici del Lazio, compresi quindi il Colosseo e i Fori.
Il post di Marino su Facebook: