Caso Cucchi, assolti in appello i 12 imputati

Cronaca

La sentenza riguarda 6 medici (5 dei quali erano stati condannati in primo grado per omicidio colposo), 3 infermieri e 3 agenti della polizia. La sorella: "La giustizia ha ucciso Stefano". Tonelli (Sap): "Chi conduce vita dissoluta ne paga conseguenze"

Sono stati tutti assolti, in appello, i 12 imputati per la morte di Stefano Cucchi, il geometra romano arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e deceduto una settimana dopo nell'ospedale 'Sandro Pertini'.

Tutti assolti per insufficienza di prove
- L’assoluzione, ai sensi dell'articolo 530, secondo comma del codice di procedura penale, che richiama la vecchia formula dell'insufficienza di prove, riguarda sei medici, tre infermieri e tre agenti della penitenziaria (le foto della lettura della sentenza). La Corte di Assise di Appello di Roma ha assolto dunque anche i cinque medici che nel giugno 2013 erano stati condannati in primo grado per omicidio colposo a pene comprese tra un anno e quattro mesi e due anni. La procura aveva chiesto la condanna per tutti gli imputati.

I genitori: "Sentenza assurda, non ci arrenderemo mai" - "Una sentenza assurda. Mio figlio è morto ancora una volta" ha detto la madre di Stefano Cucchi alla lettura della sentenza d'appello.  "Non ci arrenderemo mai finché non avremo giustizia" hanno detto ancora i genitori. "Allora per quale motivo è morto Stefano? - ha aggiunto il padre Giovanni Cucchi - mio figlio era sano, non è possibile quello che è successo".



La sorella: "La giustizia ha ucciso Stefano"
- La sorella Ilaria è scoppiata in lacrime alla lettura della sentenza.  "La giustizia - ha commentato -  ha ucciso Stefano  E' una giustizia malata, mio fratello è morto in questo palazzo cinque anni fa, quando ci fu l'udienza di convalida del suo arresto per droga, e in quel caso il giudice non vide che era stato massacrato" (VIDEO).



Il legale annuncia ricorso in Cassazione - Il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo, ha poi annunciato il ricorso in Cassazione. "Era quello che temevo - ha detto riferendosi alle assoluzioni degli imputati - vedremo le motivazioni, e poi faremo ricorso ai giudici della Suprema Corte".



Il legale del primario: "Vi era dubbio sulle cause della morte" - Commenta invece, ovviamente, in modo del tutto diverso la sentenza, il legale del primario Aldo Fierro, Gaetano Scalise, che ai microfoni di Sky TG24 dice: "Vi era un dubbio sulle cause della morte che si poteva tradurre solo in una assoluzione". (VIDEO)


La nota di Amnesty international - Anche Amnesty International interviene sulla vicenda con un comunicato in cui esprime vicinanza alla famiglia Cucchi nella sua ricerca di verità e giustizia.

Tonelli (Sap): "Chi conduce vita dissoluta ne paga le conseguenze" - Faranno invece discutere le dichiarazioni di Gianni Tonelli, segretario del sindacato di polizia Sap.  "Esprimo piena soddisfazione per la sentenza. In questo paese bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilitα dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi  vive al limite della legalità" dice Tonelli. "Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute - continua - se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze.  Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie".

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