Nel corso della messa di beatificazione per Paolo VI papa Bergoglio ha ricordato che "Dio non ha paura delle novità". Ieri emerse divisioni nel documento sulle famiglie riguardo a divorziati e gay. In piazza anche Benedetto XVI
Due papi in Piazza San Pietro - A presenziare alla cerimonia in Piazza San Pietro (foto) anche Benedetto XVI (foto), che fu nominato cardinale proprio da Giovan Battista Montini. Ancora una volta, dunque, piazza San Pietro ha visto la presenza di due Papi. In precedenza ci fu la canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II il 27 aprile scorso, mentre l'ultima volta è successo il 28 settembre in occasione dell'incontro di Bergoglio con i nonni.
La reliquia di Paolo VI - La festa del nuovo beato sarà il 26 settembre, data di nascita di Montini. Nel corso della cerimonia la reliquia di Paolo Vi è stata portata vicino all'altare della messa presieduta da papa Francesco in Piazza San Pietro. Si tratta di una maglietta insanguinata, quella che papa Montini indossava quando subì l'attentato all'aeroporto di Manila, nel novembre 1970, quando uno squilibrato lo ferì con un pugnale.
#Papa Francesco ha annunciato che la memoria liturgica di Paolo VI sarà celebrata il 26 settembre, data di nascita, nel 1897, di Montini
— L'Osservatore Romano (@oss_romano) 19 Ottobre 2014
Scoperto un arazzo dedicato al beato - Un grande applauso della folla ha accolto la formula della beatificazione pronunciata da papa Francesco. Sulla facciata della basilica di San Pietro è stato scoperto l'arazzo che, da una foto, ritrae papa Montini con le braccia aperte in segno di saluto e di accoglienza. Ricordando Paolo VI, Bergoglio ha affermato che "mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante - e talvolta in solitudine - il timone della barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore".
Sinodo grande esperienza di collegialità - Nel corso della messa di beatificazione Papa Francesco ha rivolto un pensiero anche al Sinodo appena concluso. "E' stata una grande esperienza nella quale abbiamo vissuto la sinodalità e la collegialità - ha affermato Bergoglio - e abbiamo sentito la forza dello Spirito Santo che guida e rinnova sempre la Chiesa chiamata, senza indugio, a prendersi cura delle ferite che sanguinano e a riaccendere la speranza per tanta gente senza speranza".
Bergoglio: "Dio non teme le novità" - Papa Bergoglio, a conclusione del Sinodo, ha inoltre voluto affermare che "Dio non ha paura delle novita'! Per questo, continuamente ci sorprende, aprendoci e conducendoci a vie impensate. Ci rinnova, cioé ci fa nuovi continuamente". "Un cristiano che vive il Vangelo - ha spiegato il Pontefice - è la novità di Dio nella Chiesa e nel Mondo. E Dio ama tanto questa novità!".
Papa Francesco: "Continueremo a seminare" - E, valutando in modo positivo le novità emerse dal Sinodo ha aggiunto: "Abbiamo seminato e continueremo a seminare con pazienza e perseveranza, nella certezza che è il Signore a far crescere quanto abbiamo seminato". "Per il dono di questo Sinodo e per lo spirito costruttivo offerto da tutti, rendiamo sempre grazie a Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere", afferma citando san Paolo apostolo e invocando "lo Spirito Santo che in questi giorni operosi ci ha donato di lavorare generosamente con vera libertα e umile creativitα" affinché "accompagni ancora il cammino che, nelle Chiese di tutta la terra, ci prepara al Sinodo ordinario dei vescovi del prossimo ottobre 2015".
Cardinali più conservatori non abbracciano il Papa - Al termine della concelebrazione Papa Francesco ha ricevuto l'abbraccio da tutti i cardinali concelebranti, ma non sono andati a salutarlo Muller e Burke, che più di tutti si sono esposti in questi giorni contro le aperture del Sinodo. I cardinali che hanno vestito i paramenti non erano solo da quelli che hanno partecipato al Sinodo ma anche molti giunti per la beatificazione di Paolo VI e per il Concistoro sul Medio Oriente, questo spiega la presenza di diversi porporati italiani oltre al presidente della Cei Bagnasco, di Caffarra e Scola (che hanno partecipato all'assise): Betori, Bassetti, Romeo, Tettamanzi, Poletto, De Giorgi. Bertone è stato tra gli ultimi ad abbracciare Francesco. Ruini era presente al rito ma non ha concelebrato né alla fine si è avvicinato al Papa.