Figc, 9 club di serie A: "Tavecchio e Albertini si ritirino"

Cronaca
I due candidati alla presidenza della Figc Tavecchio e Albertini

In un documento le società chiedono un passo indietro ai due candidati alla presidenza della Federazione. Intanto dopo le polemiche sulle frasi sui giocatori stranieri, il presidente della Lega Dilettanti propone consigliere antirazzismo

"Non appoggiamo e non votiamo nessuno dei due candidati alla presidenza Figc perché per riformare il calcio italiano serve un largo consenso che ora non c'è. Tavecchio e Albertini ne prendano atto e si ritirino". E' questa, in sintesi, la posizione espressa in un documento sottoscritto da 9 club di serie A (Juventus, Roma, Torino, Samp, Sassuolo, Empoli, Cagliari, Cesena e Fiorentina).

"Le nove società - si legge nel documento - ritengono infatti che per varare le riforme necessarie e urgenti al rilancio del calcio italiano, già individuate dalla Lega Serie A, il candidato presidente debba ottenere un consenso molto largo, che allo stato nessuna delle due candidature raccoglie. Le società auspicano che la consapevolezza della mancanza dell'appoggio di larga parte della Lega Serie A possa indurre Tavecchio ed Albertini a prendere atto della situazione frammentaria e a ritirare la loro candidatura perché si possa aprire rapidamente un periodo di profonde riforme del calcio italiano, che dovrà auspicabilmente ritrovare unità e compattezza nel segno del rinnovamento".

Tavecchio: "Proporrò consigliere federale per l'integrazione" - La posizione dei club arriva poche ore dopo la dichirazione del presidente della lega di serie B, Andrea Abodi, che ha confermato che la stessa lega "è uscita dall'assemblea unita e compatta sul nome di Carlo Tavecchio".
Intanto lo stesso Tavecchio, dopo le polemiche per la frase sui calciatori stranieri, ha detto che proporrà "un consigliere federale per l'integrazione, delegato a combattere la discriminazione razziale. Spero sia un atleta - dice - un calciatore". Quanto alla posizione dei 9 club, aggiunge più tardi, essa "non cambia la sostanza del mio impegno, la stragrande maggioranza delle società sostiene la mia candidatura di servizio e il mio programma di rinnovamento del calcio italiano".

Albertini: "Primo a dover prendere atto è Tavecchio" - "Credo che il primo a dover prendere atto della nuova situazione sia Carlo Tavecchio - ha commentato invece Albertini - per me è doveroso fare delle considerazioni con le componenti che appoggiano la mia candidatura ma così, in questo momento, non ci sono le condizioni per un ritiro"..

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