Il presidente del Coni Malagò incontra i due candidati: prima l'attuale vicepresidente Albertini e poi l'imprenditore che, nonostante le polemiche per la frase sui calciatori stranieri, non pensa a ritirarsi. Renzi: "Se parlo italiane fuori da Champions"
Malagò: Tavecchio deve rispondere alla sua coscienza - Dopo il faccia a faccia ha parlato anche il presidente del Coni. “Tavecchio ha ribadito le sue scuse, ma non si può accettare una frase come quella che ha detto, non può andare bene al mondo dello sport e non solo”, ha dichiarato. E ancora: “Il passo indietro di Tavecchio in questo momento non è un’ipotesi sul tavolo, però ci sta tutto. Lui deve rispondere alla sua coscienza”. Sul commissariamento, Malagò ha spiegato: “Non è praticabile. Esiste soltanto se i candidati dovessero ritirarsi, non c'è altra possibilità. Le regole sono molto chiare”.
Faccia a faccia anche con Albertini - Il presidente del Coni, prima di Tavecchio, ha incontrato anche l’altro candidato alla Figc, Demetrio Albertini. “Questi incontro sono stati positivi, e penso comunque che da qui all'11 agosto ci potrebbero essere, diciamo, delle novità”, ha detto Malagò. Albertini, invece, ha commentato: “Siamo due candidati diversi, ognuno col suo percorso e le sue idee, però come sempre il futuro presidente ha bisogno del confronto e dell'appoggio di tutti. Cosa penso del fatto che alcuni presidenti di Serie A, nonostante l'appoggio tolto a Tavecchio, non si schierino al mio fianco? Sono loro che devono votare, quindi ognuno è responsabile del proprio voto, come deve essere”.
Poi, su Twitter, Albertini ha aggiunto:
Tavecchio va avanti? Ognuno è responsabile delle proprie scelte #pallaalcentro
— Demetrio Albertini (@Albertini_TW) 31 Luglio 2014
Renzi: “Se parlo italiane fuori da Champions” - Del caso Tavecchio ha parlato anche il premier Matteo Renzi. Durante la direzione del Pd, si è limitato a dire: "Se dicessi una parola su Tavecchio da presidente del Consiglio, forse Juve, Roma e Napoli non potrebbero giocare la Champions League". Il riferimento è ad alcuni articoli dello Statuto della Fifa che regolamentano l'autonomia delle federazioni e prevedono sanzioni (tra le quali la sospensione dalle competizioni con effetto immediato) in caso di ingerenze da parte di terzi. In realtà, una ingerenza del Governo prima delle elezioni dell'11 agosto comporterebbe l'esclusione di tutto il calcio italiano dalle competizioni, non solo dalla Champions.