La donna, condannata a morte per apostasia e poi tornata in libertà, è atterrata a Ciampino a bordo di un volo di Palazzo Chigi. Renzi: "Oggi è un giorno di festa". Il Pontefice: "Grazie per la tua testimonianza". Il suo viaggio prosegue per New York
Renzi: "Oggi è un giorno di festa" - Ad attendere Meriam a Ciampino, il premier Matteo Renzi con la moglie Agnese ed il ministro degli Esteri, Federica Mogherini (LA FOTO). "Oggi è un giorno di festa. Vi dirà tutto Pistelli che ha curato con straordinaria qualità questa operazione" ha detto il presidente del Consiglio. E proprio il viceministro degli Esteri ha fatto sapere che la donna e i suoi figli "stanno bene e sono felici di essere qui. Avranno qualche incontro importante nei prossimi giorni e poi ripartiamo per New York". Il ministro Mogherini, che ha espresso "grande gioia" per l'arrivo della giovane sudanese, ha aggiunto che "abbiamo seguito il caso fin da prima che fosse nota la condanna e, grazie ad un grande lavoro fatto da tanti, oggi possiamo accogliere Meriam a Roma". Il premier ha poi commentato così su Twitter:
Una ragazza che ha partorito in catene per le propria fede, oggi è libera. L'Italia è anche questo. La politica è anche questo #meriam
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Luglio 2014
L'incontro col Papa - Dopo il suo arrivo Meriam, insieme al marito e ai figli, ha incontrato Papa Francesco nella residenza di Santa Marta. Il colloquio è durato circa mezz'ora. Il Papa, ricevendola in un clima definito di "grande serenità", l'ha ringraziata per la sua "testimonianza di fede" e la sua "costanza", secondo quanto ha riferito il portavoce padre Federico Lombardi.
L'impegno italiano - La donna era stata liberata nel mese di giugno dopo una lunga mobilitazione internazionale, ma poco dopo era stata nuovamente fermata all'aeroporto di Khartoum per un presunto problema di documenti.
Il caso di Meriam era stato citato da Matteo Renzi, in occasione del suo discorso di inaugurazione del semestre europeo a Strasburgo. Parlando di Meriam e delle ragazze nigeriane sequestrate dagli islamisti di Boko Haram, il presidente del Consiglio aveva sottolineato: "Se non c'è una reazione europea non possiamo sentirci degni di chiamarci Europa".
La soddisfazione di Italians for Darfur - Soddisfazione per la risoluzione del caso anche da parte di Antonella Napoli, presidente dell'associazione Italians for Darfur, che ha seguito la vicenda dai primi momenti.
Meriam è a Roma. Sana e salva, con la sua famiglia. Grazie a @italians4darfur, @matteorenzi, @fedestampa, @lapopistelli. @Pontifex_it
— Antonella Napoli (@AntonellaNapoli) 24 Luglio 2014