Si allarga l'indagine della Dda in cui è coinvolto l'ex ministro. Presentata la richiesta di appello al Tribunale del riesame contro esclusione dell'aggravante mafiosa nei confronti degli arrestati. Alfano: "Analizzeremo uso della scorta dell'ex ministro"
Nell'inchiesta della Dda di Reggio Calabria che ha portato all'arresto dell'ex ministro Claudio Scajola ci sono nuovi indagati. Lo si è appreso da fonti vicine all'inchiesta, citate da diverse agenzie di stampa. La Dda, intanto, ha presentato appello al Tribunale del riesame contro l'esclusione dell'aggravante mafiosa nei confronti di Scajola e degli altri sette arrestati. Intanto è stato reso noto che si terrà venerdì prossimo a Roma il nuovo interrogatorio dell'ex ministro.
I nuovi indagati, sull'identità dei quali c'è uno stretto riserbo, avrebbero ruotato, secondo quanto si è appreso, intorno alla cerchia di persone, tra le quali Scajola, che per l'accusa avrebbero agevolato la latitanza di Amedeo Matacena, l'ex deputato di Fi condannato a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Le carte sequestrate a Scajola - Intanto emergono nuovi dettagli sulle carte raccolte in oltre 100 faldoni sequestrate a Scajola e che, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, potrebbero contenere anche atti coperti da segreto di Stato
Sulla lettera che gli investigatori attribuiscono all'ex presidente libanese Gemayel, in particolare, lettera trovata nell'archivio di Claudio Scajola, c'è un appunto scritto a mano dell'ex ministro.
La lettera attribuita a Gemayel riguarda il trasferimento in Libano, da Dubai, di Amedeo Matacena e la sua successiva accoglienza. A margine della lettera c'è un appunto di Scajola che i magistrati della Dda di Reggio Calabria gli contesteranno nell'interrogatorio in programma venerdì 16. Comunque, per un esame completo delle carte sequestrate, occorreranno mesi vista la loro mole impressionante.
Alfano: "Disposta indagine su uso scorta Scajola" - Intanto il ministro dell'Interno Alfano ha comunicato che il Dipartimento di Pubblica sicurezza ha disposto un'analisi sull'uso della scorta dell'ex ministro Scajola, arrestato pochi giorni fa.
Se c'è stato un uso distorto della scorta da parte dell'ex ministro Scajola, "sarà appurato dall'inchiesta che abbiamo già avviato come dipartimento di pubblica sicurezza. Non voglio anticiparne le conclusioni, l'inchiesta ha un suo iter tecnico", ha detto Alfano.
I nuovi indagati, sull'identità dei quali c'è uno stretto riserbo, avrebbero ruotato, secondo quanto si è appreso, intorno alla cerchia di persone, tra le quali Scajola, che per l'accusa avrebbero agevolato la latitanza di Amedeo Matacena, l'ex deputato di Fi condannato a cinque anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Le carte sequestrate a Scajola - Intanto emergono nuovi dettagli sulle carte raccolte in oltre 100 faldoni sequestrate a Scajola e che, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, potrebbero contenere anche atti coperti da segreto di Stato
Sulla lettera che gli investigatori attribuiscono all'ex presidente libanese Gemayel, in particolare, lettera trovata nell'archivio di Claudio Scajola, c'è un appunto scritto a mano dell'ex ministro.
La lettera attribuita a Gemayel riguarda il trasferimento in Libano, da Dubai, di Amedeo Matacena e la sua successiva accoglienza. A margine della lettera c'è un appunto di Scajola che i magistrati della Dda di Reggio Calabria gli contesteranno nell'interrogatorio in programma venerdì 16. Comunque, per un esame completo delle carte sequestrate, occorreranno mesi vista la loro mole impressionante.
Alfano: "Disposta indagine su uso scorta Scajola" - Intanto il ministro dell'Interno Alfano ha comunicato che il Dipartimento di Pubblica sicurezza ha disposto un'analisi sull'uso della scorta dell'ex ministro Scajola, arrestato pochi giorni fa.
Se c'è stato un uso distorto della scorta da parte dell'ex ministro Scajola, "sarà appurato dall'inchiesta che abbiamo già avviato come dipartimento di pubblica sicurezza. Non voglio anticiparne le conclusioni, l'inchiesta ha un suo iter tecnico", ha detto Alfano.