Potrebbe essere la madre dell'assassino: nel 1985 avrebbe avuto un figlio da una relazione clandestina con un conducente di pullman, lo stesso lavoro dell'autista di Gorno indicato dall'esame del dna come il padre del killer della ragazza
Nuova pista sul caso Yara. Una segnalazione giunta agli inquirenti riferisce di una ragazza-madre dell'Altopiano di Clusone che, secondo alcune voci, avrebbe avuto un figlio da una relazione clandestina con un conducente di pullman, proprio lo stesso lavoro di Giuseppe Guerinoni, l'autista di Gorno morto nel 1999 a 61 anni e indicato dall'esame del dna quale padre naturale di 'Ignoto 1', l'assassino di Yara.
La donna, che oggi avrebbe 46 anni, sarebbe rimasta incinta nel 1985, quand'era diciassettenne e frequentava un istituto superiore di Clusone.
L'indiscrezione investigativa è stata riportata dall'Eco di Bergamo, secondo cui in questi giorni i carabinieri del Ros di Brescia si stanno presentando nei vari istituti superiori di Clusone per acquisire i registri degli studenti che frequentavano le scuole in quegli anni.
Si cercherebbero nomi femminili da raffrontare con quelli delle giovani madri che, tra il 1985 e il 1986, hanno partorito negli ospedali della Bergamasca e del Bresciano. A fornire la nuova pista sarebbe stato un uomo, che nei giorni scorsi si è presentato dai carabinieri raccontando di aver sentito la storia da una conoscente che avrebbe frequentato lo stesso istituto superiore della ragazza madre.
La donna, che oggi avrebbe 46 anni, sarebbe rimasta incinta nel 1985, quand'era diciassettenne e frequentava un istituto superiore di Clusone.
L'indiscrezione investigativa è stata riportata dall'Eco di Bergamo, secondo cui in questi giorni i carabinieri del Ros di Brescia si stanno presentando nei vari istituti superiori di Clusone per acquisire i registri degli studenti che frequentavano le scuole in quegli anni.
Si cercherebbero nomi femminili da raffrontare con quelli delle giovani madri che, tra il 1985 e il 1986, hanno partorito negli ospedali della Bergamasca e del Bresciano. A fornire la nuova pista sarebbe stato un uomo, che nei giorni scorsi si è presentato dai carabinieri raccontando di aver sentito la storia da una conoscente che avrebbe frequentato lo stesso istituto superiore della ragazza madre.