Mentre l'agente che ha calpestato la donna durante il corteo di sabato 12 è indagato dalla Procura, Repubblica.it diffonde nuove immagini che mostrerebbero violenze della Polizia. Ai domiciliari i 4 manifestanti fermati. Bombe carta davanti a Regina Coeli
Una felpa bianca, sdraiato a terra con le mani sul volto per proteggersi da calci e manganellate. E' ciò che si vede in un nuovo video sugli scontri al corteo di sabato scorso a Roma, pubblicato online su Repubblica.it e che, secondo il quotidiano, documenterebbe un pestaggio da parte degli agenti contro uno dei manifestanti. Nel filmato il ragazzo viene colpito più volte anche sulla schiena.
Nelle scorse ore un altro video aveva immortalato un agente in borghese che aveva calpestato una ragazza, protetta da un suo amico, mentre erano entrambi a terra e già immobilizzati da un altro poliziotto. Un episodio censurato dal capo della Polizia Pansa ("Abbiamo un cretino da identificare"), mentre il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, in un'intervista a Repubblica, chiede che i responsabili vengano puniti.
L'agente, un artificiere, che si era giustificato sostenendo di non aver visto la ragazza, è indagato dalla procura di Roma per lesioni con l'aggravante dell'abuso di potere.
Nel carcere romano di Regina Coeli, intanto, si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei quattro manifestanti fermati durante gli scontri scoppiati a margine del corteo. Per loro, dopo sette ore, sono stati decisi gli arresti domiciliari. Un gruppo di attivisti dei movimenti per la casa e antagonisti si erano ritrovati davanti al penitenziario per chiederne la liberazione. "Tutti liberi, tutte libere", "Quando l'ingiustizia si fa legge ribellarsi è necessario", "La libertà non cade dal cielo”, sono alcuni degli striscioni esposti dai partecipanti al sit-in. Momenti di tensione si sono registrati quando alcuni manifestanti hanno fatto esplodere due bombe carta e acceso alcuni fumogeni.
Tensione anche in un’altra parte di Roma, in zona Montagnola, dove le forze dell’ordine stavano procedendo allo sgombero di un edificio occupato. Davanti alla casa c’era un cordone di manifestanti dei movimenti per la casa. Gli agenti, per riuscire ad entrare, hanno fatto una carica di alleggerimento. Bruciato anche un cassonetto. Una decina i feriti (FOTO e VIDEO).
Nelle scorse ore un altro video aveva immortalato un agente in borghese che aveva calpestato una ragazza, protetta da un suo amico, mentre erano entrambi a terra e già immobilizzati da un altro poliziotto. Un episodio censurato dal capo della Polizia Pansa ("Abbiamo un cretino da identificare"), mentre il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, in un'intervista a Repubblica, chiede che i responsabili vengano puniti.
L'agente, un artificiere, che si era giustificato sostenendo di non aver visto la ragazza, è indagato dalla procura di Roma per lesioni con l'aggravante dell'abuso di potere.
Nel carcere romano di Regina Coeli, intanto, si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei quattro manifestanti fermati durante gli scontri scoppiati a margine del corteo. Per loro, dopo sette ore, sono stati decisi gli arresti domiciliari. Un gruppo di attivisti dei movimenti per la casa e antagonisti si erano ritrovati davanti al penitenziario per chiederne la liberazione. "Tutti liberi, tutte libere", "Quando l'ingiustizia si fa legge ribellarsi è necessario", "La libertà non cade dal cielo”, sono alcuni degli striscioni esposti dai partecipanti al sit-in. Momenti di tensione si sono registrati quando alcuni manifestanti hanno fatto esplodere due bombe carta e acceso alcuni fumogeni.
Tensione anche in un’altra parte di Roma, in zona Montagnola, dove le forze dell’ordine stavano procedendo allo sgombero di un edificio occupato. Davanti alla casa c’era un cordone di manifestanti dei movimenti per la casa. Gli agenti, per riuscire ad entrare, hanno fatto una carica di alleggerimento. Bruciato anche un cassonetto. Una decina i feriti (FOTO e VIDEO).