L'accusa: avere messo in atto "iniziative, anche violente" per l'indipendenza del Veneto. Tra gli arrestati il fondatore della Liga Veneta Rocchetta. Contestata anche la "costruzione di un carro armato". Salvini: "Follia". Renzi: "Fiducia in magistratura"
Blitz dei carabinieri del Ros contro un gruppo secessionista accusato di aver messo in atto "varie iniziative, anche violente", per ottenere l'indipendenza del Veneto, e non solo. Ventiquattro gli arresti da parte dei militari dell'Arma in varie regioni, su ordine della magistratura di Brescia. Perquisizioni, invece, a carico di altri 27 indagati. I reati contestati sono associazione con finalità di terrorismo, eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra.
Arrestato il fondatore della Liga Veneta - Tra gli arrestati anche un leader dei forconi e il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta abbandonò poi il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto. Movimento che ora respinge le accuse e critica l'inchiesta di Brescia. (VIDEO)
Sequestrato un carro armato - Secondo le indagini le persone arrestate avrebbero fatto parte di un "gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano". Tra gli episodi contestati c'è anche quello, riferiscono gli investigatori, della "costruzione di un carro armato da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco". (FOTO)
Il gip: "Obiettivo era rivolta popolare in armi" - Secondo quanto scrive il gip del Tribunale di Brescia, Enrico Ceravone, nell'ordinanza di custodia cautelare, nel programma del gruppo secessionista finito nel mirino del Ros "si afferma la necessità di uso della violenza, al fine di provocare e guidare in armi una rivolta popolare, per giungere alla proclamazione della Repubblica veneta". Secondo il magistrato, inoltre, l'organizzazione "non ha di mira un'azione simbolica o meramente dimostrativa, come nel maggio del '97".
"Caricare i candelotti di dinamite" - "Più che tagliare il salame abbiamo bisogno di caricare i candelotti di dinamite" è una delle affermazioni degli indagati, intercettate dagli inquirenti, secondo quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare.
Renzi: "Fiducia in magistratura" - "Un governo non commenta mai nessun tipo di indagine, sono sereno rispetto alla tenuta di ogni istituzione democratica", dice il premier Matteo Renzi a chi gli chiede un parere sulla vicenda (video). "L'esecutivo non commenta cosa fa la magistratura, abbiamo grandissima fiducia in tutti i tipi di magistratura".
Salvini: "Siamo alla follia" - Duro il commento all'operazione del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che su Facebook scrive: "Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia".
Riguardo i rapporti col Carroccio, secondo il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, "non vi sono elementi che evidenzino collegamenti fra queste persone e la Lega Nord". "Si tratta - spiega - di persone che avevano avuto contrasti con la Lega Nord" perché ritenevano linea Carroccio troppo morbida.
La Lega ha comunque annunciato per domenica 6 aprile una protesta pacifica a Verona, in sostegno degli arrestati.
Arrestato il fondatore della Liga Veneta - Tra gli arrestati anche un leader dei forconi e il fondatore della Liga Veneta, Franco Rocchetta, ex parlamentare. La Liga Veneta confluì nella Lega Nord ma Rocchetta abbandonò poi il movimento. Di recente è stato tra i promotori del referendum per la secessione del Veneto. Movimento che ora respinge le accuse e critica l'inchiesta di Brescia. (VIDEO)
Sequestrato un carro armato - Secondo le indagini le persone arrestate avrebbero fatto parte di un "gruppo riconducibile a diverse sigle di ideologia secessionista che aveva progettato varie iniziative, anche violente, finalizzate a sollecitare l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale dallo Stato italiano". Tra gli episodi contestati c'è anche quello, riferiscono gli investigatori, della "costruzione di un carro armato da utilizzare per compiere un'azione eclatante a Venezia, in piazza San Marco". (FOTO)
Il gip: "Obiettivo era rivolta popolare in armi" - Secondo quanto scrive il gip del Tribunale di Brescia, Enrico Ceravone, nell'ordinanza di custodia cautelare, nel programma del gruppo secessionista finito nel mirino del Ros "si afferma la necessità di uso della violenza, al fine di provocare e guidare in armi una rivolta popolare, per giungere alla proclamazione della Repubblica veneta". Secondo il magistrato, inoltre, l'organizzazione "non ha di mira un'azione simbolica o meramente dimostrativa, come nel maggio del '97".
"Caricare i candelotti di dinamite" - "Più che tagliare il salame abbiamo bisogno di caricare i candelotti di dinamite" è una delle affermazioni degli indagati, intercettate dagli inquirenti, secondo quanto si legge nell'ordinanza di custodia cautelare.
Renzi: "Fiducia in magistratura" - "Un governo non commenta mai nessun tipo di indagine, sono sereno rispetto alla tenuta di ogni istituzione democratica", dice il premier Matteo Renzi a chi gli chiede un parere sulla vicenda (video). "L'esecutivo non commenta cosa fa la magistratura, abbiamo grandissima fiducia in tutti i tipi di magistratura".
Salvini: "Siamo alla follia" - Duro il commento all'operazione del segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che su Facebook scrive: "Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Siamo alla follia. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia".
Riguardo i rapporti col Carroccio, secondo il procuratore di Brescia, Tommaso Buonanno, "non vi sono elementi che evidenzino collegamenti fra queste persone e la Lega Nord". "Si tratta - spiega - di persone che avevano avuto contrasti con la Lega Nord" perché ritenevano linea Carroccio troppo morbida.
La Lega ha comunque annunciato per domenica 6 aprile una protesta pacifica a Verona, in sostegno degli arrestati.