Secondo il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, "la situazione è di massimo allarme: la 'ndrangheta è pronta a colpire". L'allerta dei magistrati dopo il sequestro da parte dei finanzieri di un arsenale tra Rizziconi e Gioia Tauro
Massimo allarme in Calabria. Le 'ndrine sarebbero pronte a colpire uomini di Stato. E' l'allerta lanciata dal procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, dopo il sequestro di una vera e propria santabarbara fra Rizziconi e Gioia Tauro. Sabato 29 marzo i finanzieri hanno trovato in un'auto dieci kalasnikov, due fucili mitragliatori e cinque pistole con la matricola abrasa. Al volante un soggetto incensurato. Forse doveva solo trasportare il materiale.
Roberti: ndrine pronte a colpire - "Il sequestro di armi micidiali è un gravissimo segnale di allarme - dice Franco Roberti - Dimostra la capacità delle 'ndrine di riorganizzarsi nonostante i duri colpi subiti negli ultimi anni e di programmare attentati verosimilmente a danni di esponenti istituzionali, e in particolare di magistrati". Secondo il procuratore nazionale antimafia è quindi urgente "un approfondimento della questione anche a livello di Comitato nazionale di ordine e sicurezza, per verificare anche l'adeguatezza delle misure di tutela disposte per i magistrati calabresi". E conclude: "Vedo i fatti. La situazione in Calabria è di massimo allarme, come è accaduto già nel 2010: la 'ndrangheta è pronta a colpire". La pensa allo stesso modo il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho secondo il quale le armi avrebbero potuto essere utilizzate per un attentato ad un obiettivo istituzionale (video):
Roberti: ndrine pronte a colpire - "Il sequestro di armi micidiali è un gravissimo segnale di allarme - dice Franco Roberti - Dimostra la capacità delle 'ndrine di riorganizzarsi nonostante i duri colpi subiti negli ultimi anni e di programmare attentati verosimilmente a danni di esponenti istituzionali, e in particolare di magistrati". Secondo il procuratore nazionale antimafia è quindi urgente "un approfondimento della questione anche a livello di Comitato nazionale di ordine e sicurezza, per verificare anche l'adeguatezza delle misure di tutela disposte per i magistrati calabresi". E conclude: "Vedo i fatti. La situazione in Calabria è di massimo allarme, come è accaduto già nel 2010: la 'ndrangheta è pronta a colpire". La pensa allo stesso modo il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho secondo il quale le armi avrebbero potuto essere utilizzate per un attentato ad un obiettivo istituzionale (video):