Verdure al cloroformio, sequestrati terreni nel napoletano

Cronaca
peratori del Corpo forestale dello Stato in azione nella cosiddetta Terra dei fuochi (foto d'archivio)

Confiscati nella Terra dei fuochi 13 pozzi per irrigazione e 15 fondi agricoli. Dalle analisi sono emerse concentrazioni oltre i limiti di legge di arsenico, fluoruro e triclorometano. Venivano coltivati broccoli, zucchine  e cavolfiori

Tredici pozzi per irrigare e 15 fondi agricoli sono stati sequestrati nel comune di Caivano (Napoli), cuore della cosiddetta Terra dei fuochi, area flagellata dalla presenza di rifiuti tossici. Dalle analisi sui campioni prelevati dai pozzi, è emerso un superamento dei limiti di contaminazione delle acque sotterranee per la presenza di manganese (fino ad oltre 20 volte il limite), fluoruri, arsenico, cloroformio. Sostanze considerate altamente tossiche e nocive per l'ambiente e la salute umana. 

Verdure al cloroformio - "Sono stati sequestrati broccoli, insalate, finocchi, cavoli verde, cicoria, zucchine prossimi alla raccolta e che potevano andare sulle tavole dei consumatori" dice a Sky TG24 Sergio Costa, comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato. Video


Il provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza, che ha interessato un'area di circa 43 ettari, è scattato nell'ambito di un'indagine coordinata dalla 5/a Sezione reati ambientali della Procura di Napoli, ed è stato eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria del Corpo Forestale del comando provinciale di Napoli. Le analisi hanno accertato il superamento dei limiti di concentrazione della soglia di contaminazione delle acquee sotterranee in relazione a diverse sostanze: triclorometano (oltre 100 volte il limite normativi); arsenico (sino ad oltre il doppio del limite normativi), solfati. I terreni oggetto del sequestro sono ubicati in corrispondenza della stessa linea della falda acquifera degli altri sei pozzi irrigui e dei relativi terreni (oltre 10 ettari), in località Sanganiello e Ponte delle Tavole, sempre a Caivano, sequestrati a luglio scorso.

Protestano, però gli agricoltori che hanno aziende che sorgono sui terreni ora sotto controllo delle autorità. "Noi siamo vittime di una psicosi ingiustificata verso il settore agricolo campano" dice a Sky TG24 Silvestro Gallipoli, tecnico agronomo di una delle aziende sequestrate. Poi illustra i risultati delle analisi effettuate sull'acqua, e afferma: "Se l'acqua è buona per essere bevuta a maggior ragione è buona per irrigare dei campi". Video


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