Dopo la condanna in primo grado a 7 anni dell'ex premier, la Procura di Milano, secondo indiscrezioni, aprirà nuovi fascicoli entro Natale sulla possibile corruzione in atti giudiziari e i presunti reati legati alle indagini difensive di Ghedini e Longo
Entro Natale la procura di Milano, secondo indiscrezioni, aprirà una nuova inchiesta su Silvio Berlusconi, i suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo oltre ad alcuni testimoni sentiti nel processo Ruby bis. A riferirlo alle agenzie di stampa sono state diverse fonti giudiziarie.
L'apertura di una nuova inchiesta è un atto dovuto dopo che nella sentenza di condanna di Ruby bis del luglio scorso - per le cui motivazioni i giudici hanno chiesto una proroga a fine novembre per il deposito - la corte ha inviato atti alla procura per valutare la posizione di 33 persone, tra cui Berlusconi e i suoi legali.
Tre filoni giudiziari - La giudice Anna Maria Gatto non aveva citato ipotesi di reato ma, per quel che riguarda l'ex premier e i due avvocati, aveva fatto riferimento agli episodi del 6 e del 7 ottobre 2010 e del 15 gennaio 2011, giorni in cui erano state convocate dall'ex premier e dai legali testimoni e ragazze che avrebbero partecipato alle feste di Arcore.
Le fonti riferiscono che ci sono tre filoni possibili: uno sulle false testimonianze, uno sulla possibile corruzione in atti giudiziari o subornazione di testimoni e uno su presunti reati legati alle indagini difensive.
Le condanne di primo grado - Nel processo Ruby bis, sulle presunte serate con sesso mercenario nella residenza dell'ex-premier, l'ex-agente dei vip Lele Mora ed il giornalista Emilio Fede sono stati condannati a sette anni di reclusione, mentre l'ex-consigliera regionale del Pdl Nicole Minetti è stata condannata a cinque anni di reclusione.
Berlusconi è stato condannato per concussione per costrizione e prostituzione minorile a sette anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici nell'ambito del processo gemello sul caso Ruby. Tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse.
L'apertura di una nuova inchiesta è un atto dovuto dopo che nella sentenza di condanna di Ruby bis del luglio scorso - per le cui motivazioni i giudici hanno chiesto una proroga a fine novembre per il deposito - la corte ha inviato atti alla procura per valutare la posizione di 33 persone, tra cui Berlusconi e i suoi legali.
Tre filoni giudiziari - La giudice Anna Maria Gatto non aveva citato ipotesi di reato ma, per quel che riguarda l'ex premier e i due avvocati, aveva fatto riferimento agli episodi del 6 e del 7 ottobre 2010 e del 15 gennaio 2011, giorni in cui erano state convocate dall'ex premier e dai legali testimoni e ragazze che avrebbero partecipato alle feste di Arcore.
Le fonti riferiscono che ci sono tre filoni possibili: uno sulle false testimonianze, uno sulla possibile corruzione in atti giudiziari o subornazione di testimoni e uno su presunti reati legati alle indagini difensive.
Le condanne di primo grado - Nel processo Ruby bis, sulle presunte serate con sesso mercenario nella residenza dell'ex-premier, l'ex-agente dei vip Lele Mora ed il giornalista Emilio Fede sono stati condannati a sette anni di reclusione, mentre l'ex-consigliera regionale del Pdl Nicole Minetti è stata condannata a cinque anni di reclusione.
Berlusconi è stato condannato per concussione per costrizione e prostituzione minorile a sette anni di reclusione e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici nell'ambito del processo gemello sul caso Ruby. Tutti gli imputati hanno sempre respinto le accuse.