Ilaria Cucchi: "E' stato un processo a mio fratello Stefano"

Cronaca

Dopo l'assoluzione in primo grado di agenti e infermieri, la famiglia del giovane morto in carcere afferma: "Una sentenza che non ci saremmo mai aspettati". Il ministro Cancellieri: "Non giudico la sentenza, ma esprimo solidarietà a Ilaria Cucchi"

"E' stato un processo a Stefano. Alla sua vita, alle sue scelte, al suo carattere, ai suoi rapporti familiari". Questo il commento di Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, durante la conferenza stampa indetta all'indomani della sentenza di primo grado che ha assolto gli agenti penitenziari e gli infermieri e condannato sei medici.
"Il senatore Carlo Giovanardi - ha aggiunto Luigi Manconi il presidente della Commissione per la tutela dei Diritti Umani - lo ha definito tossicodipendente, anoressico, larva, zombie".
Alla conferenza stampa dalla Sala Nassirya del Senato erano presenti gli avvocati Fabio Anselmo e Alessandra Pisa, il presidente della Commissione per la tutela dei Diritti Umani, Luigi Manconi, il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda e alcuni familiari di Stefano Cucchi.

Ilaria Cucchi: "Una sentenza che non ci saremmo mai aspettati"
- "Nei vari articoli che ho letto oggi sui giornali mi ha colpito una dichiarazione di un agente assolto che dice che loro sono brave persone e non fanno queste cose. Dichiarazione che mi ha fatto ricordare un'intercettazione riportata su alcuni verbali in cui uno degli imputati: se lo hanno picchiato, i carabinieri non c'entrano niente. Glielo hanno portato così. E poi pesava 40 chili. Era un tossico di merda. O un'altra in cui un agente confessava: è ammissibile che qualche volta a qualcuno sia scappato un calcio" ha detto Ilaria Cucchi. E ha aggiunto: "Ieri, mentre in lacrime ascoltavo la lettura di una sentenza che non ci saremmo mai aspettati, sentivo le urla di rabbia di chi c'è stato vicino. Insieme alle urla c'erano dei gesti di coloro che erano dalla parte degli assolti. Per noi è stata una mancanza di rispetto assoluto".

"Medici non degni di indossare il camice" - Ilaria Cucchi punta il dito anche contro i medici, condannati a una pena inferiore a quella chiesta dal Pm. "Non  devono sentirsi in alcun modo sollevati dal fatto che la loro pena è stata ridotta - ha detto la sorella di Stefano - I medici hanno una responsabilità gravissima, perché avrebbero potuto salvarlo e invece lo hanno visto come un tossico che  non contava nulla, che non era nessuno e si sono voltati dall'altra parte, l'hanno lasciato morire in condizioni terribili, tra dolori atroci e soprattutto da solo. E l'avrebbero potuto salvare con  pochissimo, ma non l'hanno voluto fare. Per quanto mi riguarda - ha sottolineato Ilaria Cucchi - quelle persone non sono più degne di indossare un camice. Ma nulla potrà mai fare dimenticare, a me e ai miei genitori che se non fosse stato per quel pestaggio - terribile -  mio fratello quei medici non li avrebbe mai incontrati".

"Andremo avanti nonostante tutto" - La sorella di Stefano Cucchi ha poi assicurato che non si arrenderà. "La giustizia ha tradito due volte mio fratello, ma vogliamo continuare a crederci, a illuderci: andiamo avanti". E sulle cause della morte del fratello: è stato un pestaggio, "nessuno potrà mai permettersi di negarlo".

Cancellieri: "Solidarietà ad Ilaria Cucchi"
- Nel tardo pomeriggio sul caso si è espressa anche Anna Maria Cancellieri. "Sono donna di istituzioni e non mi appartiene dare giudizi sull'operato della magistratura. Alla sorella di Stefano Cucchi posso solo esprimere solidarietà, una grandissima partecipazione perché sono consapevole che quello è un dolore che nessuno ha lenito" ha detto il ministro di Grazia e Giustizia.



Le polemiche dopo la sentenza - La sentenza sulla morte di Stefano Cucchi ha subito scatenato polemiche e proteste. “Vergogna” e “assassini” ha urlato la gente che era presente in Aula. "Me lo hanno ucciso un'altra volta, è una sentenza inaccettabile" è stato il commento della madre di Stefano Rita Calore subito dopo la lettura del procedimento.
Polemiche che sono proseguite anche il giorno dopo. Il primario dell’ospedale Pertini di Roma Aldo Fierro, condannato a due anni con pena sospesa, ha espresso la sua rabbia: “Voglio evitare qualsiasi contro polemica. So solo che la colpa è solo nostra, solo dei medici. E meno male che non siamo delinquenti. Io non ho mai visto Cucchi e non capisco come sia possibile che io possa essere coinvolto in questa storia. Se questo è il nostro Paese penso almeno che presto me ne andrò in pensione. Non ho nulla da nascondere". Parole a cui ha poi risposto Ilaria Cucchi in conferenza stampa, parlando di "medici non più degni di indossare il camice".

Dirigenti medici annunciano sciopero
- Il sindacato dei medici dirigenti dell'Anaao Assomed ha proclamato intanto lo stato di agitazione della categoria contro la sentenza perché - secondo il sindacato - i medici sono "il caprio espiatorio e le loro condanne sono l'alibi per lo Stato".  Dopo una prima riunione dell'Anaoo Assomed con la segreteria aziendale della Asl Roma B, dalla quale dipende l'ospedale Sandro Pertini di Roma, è stata convocata un'assemblea per martedì prossimo a mezzogiorno nell'ospedale romano dove lavorano e lavoravano i sei medici ieri condannati.

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