Perugia: il padre respinge le accuse, il figlio non risponde
CronacaInterrogatorio di garanzia davanti al gip per Riccardo Menenti e Valerio, arrestati per la morte di Alessandro Polizzi e il ferimento della sua fidanzata Julia Tosti. Secondo la ricostruzione, il 26enne sarebbe il mandante, il 54enne l'esecutore
Ha respinto le accuse davanti al gip Riccardo Menenti, arrestato giovedì 11 aprile con l'accusa di avere ucciso a Perugia nella notte tra il 25 e il 26 marzo Alessandro Polizzi e ferito la fidanzata di lui Julia Tosti. Stessi addebiti contestati al figlio Valerio, anche lui in carcere, che si è invece avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia.
Riccardo Menenti:non sono stato io - "Non sono stato io" ha detto Riccardo Menenti al gip dal carcere di Perugia. "Ho trascorso la notte (quella dell'omicidio - ndr) con mia moglie" ha aggiunto. Menebti, spiega l'avvocato difensore Luca Patalini, "ha risposto a tutte le domande ribadendo la propria innocenza". Pur non scendendo in particolari sui contenuti dell'interrogatorio, Patalini chiarisce che "Riccardo ha ribadito che la notte dell'omicidio si trovava nella sua casa di Frontignano e di non aver mai posseduto un'arma". Poi spiega: "Ho consigliato a Valerio di avvalersi della facoltà di non rispondere anche perché l'ho trovato abbastanza agitato dopo una notte in carcere".
All'interrogatorio hanno partecipato il gip Luca Semeraro e il sostituto procuratore Antonella Duchini che coordina le indagini della squadra mobile della questura.
Polizzi uccisi per punire lui e Julia - Nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip ha parlato di "omicidio preordinato, premeditato" in cui "il movente va ricercato nella volontà" di punire, fino alle estreme conseguenze i due ragazzi". Secondo la ricostruzione del pm, accolta dal giudice per indagini preliminari, Valerio Menenti, 26 anni, sarebbe il mandante mentre il padre Riccardo, 54, l'esecutore.
Secondo la Procura di Perugia, l'omicidio di Pelizzi e il ferimento della fidanzata Julia Tosti (ex fidanzata di Valerio Menenti) sarebbe maturato come una punizione nei loro confronti dopo la fine della tormentata relazione tra il giovane tatuatore ora in carcere e la ventenne.
Riccardo Menenti:non sono stato io - "Non sono stato io" ha detto Riccardo Menenti al gip dal carcere di Perugia. "Ho trascorso la notte (quella dell'omicidio - ndr) con mia moglie" ha aggiunto. Menebti, spiega l'avvocato difensore Luca Patalini, "ha risposto a tutte le domande ribadendo la propria innocenza". Pur non scendendo in particolari sui contenuti dell'interrogatorio, Patalini chiarisce che "Riccardo ha ribadito che la notte dell'omicidio si trovava nella sua casa di Frontignano e di non aver mai posseduto un'arma". Poi spiega: "Ho consigliato a Valerio di avvalersi della facoltà di non rispondere anche perché l'ho trovato abbastanza agitato dopo una notte in carcere".
All'interrogatorio hanno partecipato il gip Luca Semeraro e il sostituto procuratore Antonella Duchini che coordina le indagini della squadra mobile della questura.
Polizzi uccisi per punire lui e Julia - Nell'ordinanza di custodia cautelare, il gip ha parlato di "omicidio preordinato, premeditato" in cui "il movente va ricercato nella volontà" di punire, fino alle estreme conseguenze i due ragazzi". Secondo la ricostruzione del pm, accolta dal giudice per indagini preliminari, Valerio Menenti, 26 anni, sarebbe il mandante mentre il padre Riccardo, 54, l'esecutore.
Secondo la Procura di Perugia, l'omicidio di Pelizzi e il ferimento della fidanzata Julia Tosti (ex fidanzata di Valerio Menenti) sarebbe maturato come una punizione nei loro confronti dopo la fine della tormentata relazione tra il giovane tatuatore ora in carcere e la ventenne.