Giovane ucciso a Perugia, arrestati i due indagati

Cronaca
Nella foto tratta da facebook il 28 marzo 2013 Alessandro Polizzi e Julia Tosti

Valerio e Riccardo Menenti, padre e figlio, sono accusati dell'assassinio di Alessandro Polizzi e del tentato omicidio della fidanzata Julia Tosti. "Una liberazione dal terrore in cui vivo", le prime parole della ragazza

Valerio e Riccardo Menenti sono stati arrestati dalla polizia di Perugia con le accuse di omicidio di Alessandro Polizzi e tentato omicidio di Julia Tosti.
Una nota firmata dal procuratore della Repubblica, Giacomu Fumu, informa che la squadra mobile della questura ha eseguito "due ordinanze applicative della custodia cautelare in carcere emesse dal gip presso il Tribunale di Perugia nei confronti di Riccardo Menenti e Valerio Menenti".
I due, sempre secondo la nota della procura sono "gravemente indiziati del reato di omicidio in danno di Alessandro Polizzi e tentato omicidio in danno di Julia Tosti", avvenuto la notte tra il 25 e il 26 marzo in un appartamento di via Ricci, nella prima periferia di Perugia.

La lite con la vittima - I Menenti erano stati iscritti nel registro degli indagati già nei primi giorni dell'indagine. Valerio, 25 anni, pochi giorni prima del delitto, aveva avuto una violenta lite con Polizzi e la notte dell'omicidio si trovava in ospedale. Sia lui che il padre, 54 anni, di origini romane ma residente a Todi, si sono sempre professati innocenti. La procura precisa che le indagini sull'omicidio proseguono.

La fidanzata della vittima: "Una liberazione dal terrore in cui vivo" - "Penso ad Alessandro, il mio amore...", sono state le prime parole, in lacrime, di Julia Tosti, la fidanzata di  Polizzi. "E' una liberazione dal terrore in cui vivo" ha detto ancora la Tosi al suo legale. In lacrime anche i suoi familiari, che proprio in queste ore hanno fatto installare un portone blindato alla casa dove abitano. "Per paura di essere nuovamente colpiti" ha spiegato l'avvocato Maori. Il legale ha espresso apprezzamento per il lavoro di magistratura e polizia. "Non possiamo ancora dire con assoluta certezza - ha sostenuto - che siano loro i responsabili dell'omicidio. Rilievo però che gli inquirenti hanno atteso prima di prendere qualsiasi provvedimento. Non è stata applicata repentinamente la misura cautelare ma sono stati approfonditi tutti gli elementi".

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