I magistrati non escludono che i piromani abbiano agito con la complicità di qualcuno che conosce bene la struttura, andata distrutta nell’incendio divampato lo scorso 4 marzo. Per questo stanno interrogando i dipendenti e gli addetti alla vigilanza
Sembrano esserci ormai pochi dubbi sull’incendio che, lunedì 4 marzo, ha distrutto la Città della Scienza a Napoli. L’Antimafia, che indaga per incendio doloso, attende conferme dai primi risultati effettuati dalla scientifica sugli inneschi che hanno provocato il rogo. Per i magistrati è possibile che i piromani abbiano agito con la complicità di qualcuno che conosce bene la struttura. Per questo stanno interrogando i dipendenti e gli addetti alla vigilanza. Gli attentatori potrebbero essere arrivati via mare, eludendo il sistema di videosorveglianza.