Frediano Manzi, dell’associazione antiusura, noto per alcune denunce che hanno portato ad inchieste sul prestito illecito di denaro, si sarebbe cosparso di benzina. Le sue condizioni sarebbero gravi
Il presidente di una delle più note associazioni antiracket, Frediano Manzi, si è dato fuoco nella serata del 5 febbraio davanti alla sede della Rai a Milano in Corso Sempione. Manzi, Coordinatore dell'associazione Sos Racket e Usura, verserebbe in gravi condizioni Frediano Manzi, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, si sarebbe cosparso di benzina e dato fuoco davanti all'ingresso della Rai, poco dopo le 20.30. A terra sul marciapiede Manzi, noto per alcune denunce che hanno dato vita a diversi filoni di inchiesta sul racket a Milano e altrove, presentava vaste ustioni a braccia e torace. “Ho deciso di darmi fuoco per portare l'attenzione delle istituzioni su tutte le vittime dell'usura" avrebbe scritto Frediano Manzi all’inizio di una lettera lasciata nella sede della Rai di Milano, poco prima di darsi fuoco. Una pagina in stampatello che ora è stata acquisita dai carabinieri.
Il conducente di un tram, che è stato il primo ad intervenire sul posto, ha raccontato all’agenzia di stampa Ansa: “Stavo transitando in corso Sempione quando ho visto le fiamme e istintivamente mi sono fermato. Poi ho capito che era un uomo e sono sceso con l'estintore e ho spento il fuoco che lo avvolgeva". "Ho visto quell'uomo gridare in mezzo alle fiamme", ha detto un’altra testimone.
Il conducente di un tram, che è stato il primo ad intervenire sul posto, ha raccontato all’agenzia di stampa Ansa: “Stavo transitando in corso Sempione quando ho visto le fiamme e istintivamente mi sono fermato. Poi ho capito che era un uomo e sono sceso con l'estintore e ho spento il fuoco che lo avvolgeva". "Ho visto quell'uomo gridare in mezzo alle fiamme", ha detto un’altra testimone.