Concordia, Gabrielli al Giglio: "Rimozione entro settembre"

Cronaca

Il capo della Protezione civile torna sull’isola in occasione dell’anniversario del naufragio, avvenuto il 13 gennaio dell’anno scorso. Il sindaco: “Siamo preoccupati per la stagione”. Intanto i costi per spostare il relitto salgono ancora

A settembre il relitto della Costa Concordia potrebbe lasciare l’isola del Giglio. A dirlo è stato il responsabile della Protezione civile, Franco Gabrielli, nel corso di una conferenza stampa tenuta sull'isola toscana a un anno del disastro della nave da crociera, avvenuto il 13 gennaio 2012 (LO SPECIALE). La data indicata tiene conto dei ritardi prodotti da problemi tecnici legati alla più importante operazione di recupero di una nave mai tentata e delle condizioni meteo-marine.  “Quando oggi si parla di un tempo – ha detto Gabrielli - di rimozione della nave che va dalla fine di giugno al mese di settembre, il cronoprogramma colloca nel mese di settembre il momento della definitiva rimozione dalla nave dal luogo in cui si trova".

I costi però aumentano di 100 milioni di dollari - Ma l'impresa è tutt'altro che semplice, come hanno ribadito lo stesso capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, la Costa e i rappresentanti di Titan-Micoperi, il consorzio italo-americano cui spetta il compito di portare a termine un'impresa mai tentata prima. Al Giglio per la "giornata del ricordo", come Gabrielli ha chiamato l'anniversario del naufragio, i tecnici hanno fatto il punto sull'operazione rimozione.
E l'aumento dei costi previsti - ben 100 milioni di dollari in più rispetto al progetto iniziale, per un totale che ad oggi raggiunge i 400 milioni di dollari - è la conferma della complessità dell'intera operazione.

“Ma abbiamo evitato un disastro ambientale”
- Il capo della Protezione civile ha poi voluto sottolineare che tra gennaio e marzo scorsi, grazie all'operazione di svuotamento dei serbatoi del carburante, è stato evitato un "disastro ambientale imminente”. Gabrielli ha rimarcato la tempestività con cui è stato impedito quasi un anno fa il potenziale impatto ambientale collegato al relitto della Costa Concordia naufragata davanti all'Isola del Giglio.
Grazie all'operazione di defueling, è stato tolto almeno il 95% del carburante presente nella nave e che rischiava di riversarsi in mare. Le operazioni iniziarono il 12 febbraio e furono portate a termine con successo il 24 marzo successivo. Sono stati estratte circa 2.100 tonnellate di carburante dai 17 serbatoi della nave. "Rispetto a un evento straordinario, che non ha mai avuto precedenti nel mondo,  credo che tutto sommato ci possiamo ritenere moderatamente  soddisfatti", ha detto Gabrielli.

Il sindaco: “Preoccupati per stagione estiva”
– Intanto, il sindaco dell'isola del Giglio, Sergio Ortelli, avverte: "Siamo preoccupati per la prossima stagione turistica, perché ci sarà sovraesposizione, probabilmente proprio da maggio, tra l'attività economica principale della nostra comunità, il turismo e il culmine delle operazioni per la rimozione del relitto". "Stiamo studiando  misure per mitigare questo forte impatto non solo del relitto ma anche del cantiere che nel periodo estivo sarà massimamente impegnato", ha  aggiunto Ortelli.
Il sindaco ha detto che si stanno sta studiando una serie di  iniziative anche con la Regione Toscana e con altri enti e non è escluso che anche Costa Carnival possa dare il suo contributo. "Stiamo pensando ad una serie di misure affinché la penalizzazione che abbiamo già avuto nella scorsa stagione turistica non possa rovinare la nostra attività economica principale anche nella nuova", ha affermato tra l'altro Ortelli.

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