Maltempo, tromba d'aria su Taranto. Un disperso

Cronaca

Un tornado colpisce l'Ilva provocando 38 feriti e abbattendo una gru in mare. Allerta meteo su tutta l'Italia. Nel brindisino in un incidente stradale perdono la vita quattro persone. In Toscana sono decine gli sfollati

Il maltempo torna a sferzare con violenza tutta l'Italia, provocando vittime e danni lungo tutta la pensiola. La regione che paga il bilancio più pesante nella giornata di mercoledì 28 novembre è la Puglia, con quattro persone morte in un incidente stradale nel brindisino, causato proprio dalle condizioni metereologiche, e una tromba d'aria che si è abbattuta sull'Ilva di Taranto, causando 38 feriti, nessuno in pericolo di vita, e lasciando un operaio disperso in mare.

La tromba d'aria su Taranto
- E' a metà mattinata di mercoledì 28 novembre che il tornado, con raffiche di vento che hanno superato i 250 chilometri all'ora, si abbatte sulle acciaieria di Taranto, già al centro delle polemiche degli ultimi giorni. La furia della tempesta è così forte da provocare il crollo di una ciminiera in disuso e di un capannone. Un fulmine provoca anche un principio di incendio, subito domato. Ma a finire in mare, trascinata dal vento, è anche una gru industriale nella cui cabina di comando si trovava un operaio di 29 anni. L'uomo, disperso, è stato cercato dai sommozzatori per tutto il giorno, fino a quando le condizioni meteo e la luce lo hanno permesso. Le squadre di soccorso torneranno a cercarlo nella mattina di giovedì, anche se le speranze fanno affievolendosi ora dopo ora. Colpita dal vento anche una scuola elementare a Statte, località adiacente all'Ilva. I vetri dell'edificio sono stati distrutti dalla tempesta, ferendo nove bambini, nessuno in modo grave. Tragedia anche a Brindisi dove nel primo pomeriggio un incidente causato dal maltempo ha provocato quattro vittime, tra cui una ragazza di 17 anni, e una ferita grave.

Allarme in Toscana
- Ma il maltempo ha causato pesanti disagi anche in Toscana. A Carrara l'esondazione nella notte del torrente Carrione ha causato allagamenti in alcune zone della città. Almeno una ventina di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, aiutate dai vigili del fuoco costretti a operare con i natanti dei reparti fluviali fatti arrivare anche da Firenze e da Lucca.  Allagamenti e danni per il maltempo anche a Massa, in particolare a Romagnano, al confine con Carrara. Le strade si sono trasformate in fiumi con un metro e mezzo di acqua ed è stata evacuata una famiglia di tre persone per l'allagamento di un appartamento situato al piano terreno. A Massa si sono verificate nella notte anche piccole frane, soprattutto nella zona del Candia. In Lunigiana, ha esondato il torrente Lucido e la Protezione civile ha fatto evacuare 50 persone che tuttavia sono potute rientrare nelle loro case in mattinata.

Situazione critica nel Grossetano - Poche ore dopo, la forte perturbazione, che ha interessato quasi tutta la Toscana, ha nuovamente messo in allarme il Grossetano, una delle zone più colpite dall'alluvione di oltre due settimane fa quando si erano registrati cinque morti. Ad Albinia e nella zona di Manciano, in particolare a Quarto Albegna e a Marsiliana, la situazione si è fatta pesante: molte famiglie, alcune delle quali erano già state costrette a lasciare le loro case 15 giorni fa, sono state fatte sgomberare. Il livello del fiume Albegna è poi lentamente calato ma nella zona protezione civile, volontari, personale dell'esercito hanno continuato a lavorare per raggiungere case isolate in una campagna devastata dalle inondazioni. Pesantissimo il bilancio stilato da Coldiretti per l'agricoltura toscana, 350 milioni di euro, 300 dei quali solo nella provincia di Grosseto.

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