Alcoa, 8 candelotti vicino a un traliccio: non c'è esplosivo

Cronaca

Dopo una telefonata anonima all'Ansa, l'ordigno è stato ritrovato nei pressi della fabbrica. Ma all'interno c'è solo mastice. Cancellieri: "Episodio inquietante, ci lavoreremo". Passera: "Per una soluzione ci vorranno mesi"

Niente gelatina o altro materiale esplosivo, nessun detonatore: gli 8 candelotti fatti ritrovare sotto al traliccio dell'Alcoa erano innocui, ossia non potevano assolutamente esplodere. Si è trattato quindi solo di un atto dimostrativo, simulato nei minimi dettagli. E' quanto hanno potuto accertare gli artificieri della polizia.
La tensione alla fabbrica Alcoa di Portovesme in Sardegna resta comunque alle stelle, dopo che i tre lavoratori da 4 giorni sul tetto di un silo hanno fermato la loro protesta estrema per le condizioni di salute di uno di loro.
Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri ha definito un "episodio comunque inquietante" il ritrovamento di falsi ordigni nello stabilimento Alcoa. "Al di la del fatto che l'oggetto fosse o meno autentico, il messaggio è inquietante e, naturalmente, ci
lavoreremo sopra".  Del falso ordigno, ha annunciato il ministro, si occuperà il comitato per l'ordine e la sicurezza convocato a Cagliari per l'11 settembre.

L'allarme bomba - L'allarme bomba è arrivato nella mattina di oggi 8 settembre all’Ansa con una telefonata anonima che denunciava la presenza di esplosivo vicino a un traliccio della fabbrica. E  8 candelotti sono stati effettivamente trovati ai piedi di un traliccio, vicino allo stabilimento. Legati insieme quattro a quattro gli involucri erano sistemati a due dei lati del traliccio e collegati con fili elettrici a una scatola metallica. La polizia ha messo in sicurezza la zona e gli artificieri si sono messi al lavoro per disinniscare quello che in un primo momento sembrava essere un ordigno (VIDEO).

Passera: "Per trovare una soluzione ci vorranno mesi" - "Ora siamo in un momento in cui non ci sono imprenditori a farsi carico di questa azienda anche a fronte di un pacchetto energia compatibile con le regole europee e la disponibilità della regione Sardegna. Andremo avanti per mesi a cercare una candidatura ma bisogna avere il coraggio di pensare anche ad altre alternative". Lo dice a Chianciano il ministro per lo Sviluppo Corrado Passera che aggiunge: "Se non ci saranno imprenditori disponibili non possiamo abbandonare una zona intera del paese". E conclude: "La situazione di Alcoa è nota da tempo se ci avessero pensato prima forse il problema forse sarebbe stato già risolto"

Matta (Cisl): "Niente a che vedere con la protesta dei lavoratori" -
L'episodio "non ha nulla a che vedere con la protesta dei  lavoratori, lo escludo" ha commentato all'Adnkronos Giovanni Matta, responsabile attività produttive della Cisl Sardegna. "Il livello di tensione sta salendo - prosegue il sindacalista - e di pari passo aumenta il rischio che gruppi di opportunisti si infilino nella protesta pur senza avere niente a che vedere con la  lotta che in modo più che dignitoso stanno portando avanti i lavoratori".
Quanto al rischio di infiltrati alla manifestazione di lunedì a Roma, Matta aggiunge: "Vogliamo che sia una manifestazione tranquilla e faremo di tutto perché ci sia un accurato servizio di ordine interno  che eviti disordini. Siamo fiduciosi che, nel solco della tradizione  della Cgil, Cisl e Uil, i lavoratori sapranno come comportarsi".
La strategia delle bombe "non appartiene alla storia e alla cultura dei lavoratori dell'Alcoa" commenta anche il segretario provinciale della Fim-Cisl del Sulcis, Rino Barca.


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