No Tav, 45 rinvii a gudizio per gli scontri del 2011
CronacaGli attivisti sono accusati a vario titoli di danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale durante la guerriglia al cantiere di Chiomonte. Una persona ha invece preferito patteggiare un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena
Il gup di Torino, Edmondo Pio, ha rinviato a giudizio tutti i 45 attivisti No Tav accusati di danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale negli scontri della scorsa estate in Val di Susa, durante le manifestazioni contro la costruzione della linea del treno ad alta velocità Torino Lione nel cantiere di Chiomonte. Una persona, invece, ha preferito patteggiare un anno di reclusione con sospensione condizionale della pena. La prima udienza è convocata per il prossimo 21 novembre.
"Come da copione" è il commento che compare sul sito dei No Tav. E ancora: "Sorpresi? Per niente. Sconfitti? Neanche a parlarne".
Ieri, mercoledì 18 luglio, i tre attivisti No Tav che risultano ancora agli arresti in seguito agli scontri della scorsa estate, hanno fatto sapere nella giornata di mercoledì 18 luglio di voler affrontare il processo senza la tutela legale di un avvocato. In un documento i tre hanno detto di considerare "l'apparato giuridico un teatrino" e dicono di rinunciare ai legali "perché sentiamo di non doverci difendere da niente e da nessuno, perché vogliamo attaccare lo stato e la società con il suo monopolio della violenza".
La scorsa estate - il 27 giugno e il 3 luglio - vi furono manifestazioni contro la Tav, iniziate pacificamente ma poi degenerate in scontri nei quali vi furono decine di feriti tra i manifestanti e le forze dell'ordine.
"Come da copione" è il commento che compare sul sito dei No Tav. E ancora: "Sorpresi? Per niente. Sconfitti? Neanche a parlarne".
Ieri, mercoledì 18 luglio, i tre attivisti No Tav che risultano ancora agli arresti in seguito agli scontri della scorsa estate, hanno fatto sapere nella giornata di mercoledì 18 luglio di voler affrontare il processo senza la tutela legale di un avvocato. In un documento i tre hanno detto di considerare "l'apparato giuridico un teatrino" e dicono di rinunciare ai legali "perché sentiamo di non doverci difendere da niente e da nessuno, perché vogliamo attaccare lo stato e la società con il suo monopolio della violenza".
La scorsa estate - il 27 giugno e il 3 luglio - vi furono manifestazioni contro la Tav, iniziate pacificamente ma poi degenerate in scontri nei quali vi furono decine di feriti tra i manifestanti e le forze dell'ordine.