Nel mirino della procura campana la società veneziana che per anni ha gestito in regime di appalto la raccolta della spazzatura cittadina. Bancarotta fraudolenta, truffa ed estorsione i reati ipotizzati
Sedici arresti, decine di perquisizioni e sequestri di beni, tra Campania Puglia e Veneto in una operazione di Guardia di Finanza e polizia nell'ambito di un'inchiesta sulla raccolta dei rifiuti a Napoli.
Gli ordini di custodia cautelare, emessi dalla procura di Napoli, riguardano amministratori e soci di Enerambiente Spa - che per anni ha gestito in regime di appalto la raccolta dei rifiuti nel capoluogo campano - e dirigenti e funzionari di un istituto di credito veneziano, Banca del Veneziano, in particolare un ex direttore generale e una ex direttrice di filiale.
L’azienda veneziana è stata dichiarata fallita nel marzo scorso per debiti non onorati per 54 milioni di euro e i reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa ed estorsione.
Lo scorso luglio erano stati arrestati l'ex amministratore delegato Giovanni Faggiano e un dirigente di Enerambiente, accusati di corruzione ed estorsione nei confronti di cooperative sociali.
L'inchiesta è partita da presunte irregolarità nelle procedure delle gare d'appalto che negli anni erano state bandite per la raccolta dei rifiuti dalla municipalizzata Asia Spa.
Gli ordini di custodia cautelare, emessi dalla procura di Napoli, riguardano amministratori e soci di Enerambiente Spa - che per anni ha gestito in regime di appalto la raccolta dei rifiuti nel capoluogo campano - e dirigenti e funzionari di un istituto di credito veneziano, Banca del Veneziano, in particolare un ex direttore generale e una ex direttrice di filiale.
L’azienda veneziana è stata dichiarata fallita nel marzo scorso per debiti non onorati per 54 milioni di euro e i reati contestati a vario titolo sono associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa ed estorsione.
Lo scorso luglio erano stati arrestati l'ex amministratore delegato Giovanni Faggiano e un dirigente di Enerambiente, accusati di corruzione ed estorsione nei confronti di cooperative sociali.
L'inchiesta è partita da presunte irregolarità nelle procedure delle gare d'appalto che negli anni erano state bandite per la raccolta dei rifiuti dalla municipalizzata Asia Spa.