Secondo Repubblica, il faccendiere ritenuto figura chiave nell'inchiesta sul crac del San Raffaele avrebbe rivelato di aver messo a disposizione del presidente della regione Lombardia la sua barca. Ma lui replica: "Mai sperperato denaro pubblico"
Nuovi dettagli dei rapporti tra Piero Daccò e Roberto Formigoni sarebbero emersi durante gli interrogatori a cui è stato sottoposto l'imprenditore in carcere dallo scorso novembre. Lo riporta il quotidiano La Repubblica. In particolare Daccò avrebbe smentito che Formigoni abbia rimborsato tutte le spese per le sue vacanze. "Formigoni era mio ospite, non mi ha mai restituito nulla" avrebbe dichiarato l'imprenditore. Daccò, legato a Comunione e Liberazione, è indagato nelle inchieste sul San Raffaele a Milano e sulla Fondazione Maugeri a Pavia. L'accusa è di aver gestito fondi neri di strutture sanitarie che ricevevano finanziamenti dalla Regione Lombardia.
Le ricevute buttate - Lo scorso aprile Formigoni, interpellato riguardo ai suoi rapporti con Daccò, non negò di esserci stato in vacanza insieme, ma spiegò che, trattandosi di viaggi di gruppo alla fine si facevano i conti e si riappianavano i rispettivi debiti. In una successiva lettera alla rivista Tempi, però, il governatore della Lombardia, spiegò che non aveva conservato le ricevute dei pagamenti.
Un marinaio: "Lo yacht a disposizione di Formigoni" - Secondo quanto riferito da Repubblica, a suscitare le esternazioni di Daccò sarebbero state le parole di un marinaio addetto a uno yacht abitualmente "riservato" a Formigoni. Vacanze di cui La Repubblica fa il conto delle spese. "Tutte le estati - avrebbe precisato il dipendente - da giugno a settembre, lo yacht era messo nella disponibilità esclusiva del presidente della Regione Lombardia. Daccò usava l'altra barca, riservando lAd Maiora a Roberto Formigoni" "Formigoni - si leggerebbe dei passi del verbale - è stato mio ospite (risponde Daccò ndr) in almeno tre capodanni alle Antille... Per quello del 2010/2011... ho speso 100 mila euro per il noleggio di un jet privato".
Formigoni: "Non è stato mai sperperato denaro pubblico" - "Se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò" ha commentato Formigoni, aggiungendo poi che "non mi metto a discutere e a contraddire una persona che e' in carcere da oltre sei mesi e che ha tutto il diritto di difendersi". Il governatore della Lombardia ha poi confermato la sua versione: "Si va in vacanza con un gruppo ampio, uno paga una cosa, uno paga un'altra e alla fine si conguaglia ma non è stato sperperato neppure un euro di denaro pubblico e non c'è nessuna indagine a carico di Regione Lombardia". Formigoni ha ribadito che "non ci sono scandali nella sanità lombarda". "Il San Raffaele è un'azienda privata e pagavamo all'ospedale le sue prestazioni di altissima qualità - ha concluso - se qualcuno ha compiuto malversazioni sono compiute da privati nei confronti di aziende private".
Formigoni: "Repubblica ha compiuto un reato" - "E' stato compiuto un reato perché Repubblica ha pubblicato del materiale sottoposto a segreto istruttorio", ha poi aggiunto il governatore del Pdl. "Repubblica non ha dedicato neanche una riga nell'edizione nazionale allo scandalo della Asl di Pistoia dove è emerso che sono stati distratti 270 milioni di euro pubblici - ha attaccato Formigoni - e ha nascosto nelle pagine locali il fatto che a Piacenza sono sotto indagine sei funzionari della Asl".
Le ricevute buttate - Lo scorso aprile Formigoni, interpellato riguardo ai suoi rapporti con Daccò, non negò di esserci stato in vacanza insieme, ma spiegò che, trattandosi di viaggi di gruppo alla fine si facevano i conti e si riappianavano i rispettivi debiti. In una successiva lettera alla rivista Tempi, però, il governatore della Lombardia, spiegò che non aveva conservato le ricevute dei pagamenti.
Un marinaio: "Lo yacht a disposizione di Formigoni" - Secondo quanto riferito da Repubblica, a suscitare le esternazioni di Daccò sarebbero state le parole di un marinaio addetto a uno yacht abitualmente "riservato" a Formigoni. Vacanze di cui La Repubblica fa il conto delle spese. "Tutte le estati - avrebbe precisato il dipendente - da giugno a settembre, lo yacht era messo nella disponibilità esclusiva del presidente della Regione Lombardia. Daccò usava l'altra barca, riservando lAd Maiora a Roberto Formigoni" "Formigoni - si leggerebbe dei passi del verbale - è stato mio ospite (risponde Daccò ndr) in almeno tre capodanni alle Antille... Per quello del 2010/2011... ho speso 100 mila euro per il noleggio di un jet privato".
Formigoni: "Non è stato mai sperperato denaro pubblico" - "Se qualcuno dimostrasse che Daccò ha avuto un vantaggio dai rapporti con me mi assumerò le mie responsabilità e mi dimetterò" ha commentato Formigoni, aggiungendo poi che "non mi metto a discutere e a contraddire una persona che e' in carcere da oltre sei mesi e che ha tutto il diritto di difendersi". Il governatore della Lombardia ha poi confermato la sua versione: "Si va in vacanza con un gruppo ampio, uno paga una cosa, uno paga un'altra e alla fine si conguaglia ma non è stato sperperato neppure un euro di denaro pubblico e non c'è nessuna indagine a carico di Regione Lombardia". Formigoni ha ribadito che "non ci sono scandali nella sanità lombarda". "Il San Raffaele è un'azienda privata e pagavamo all'ospedale le sue prestazioni di altissima qualità - ha concluso - se qualcuno ha compiuto malversazioni sono compiute da privati nei confronti di aziende private".
Formigoni: "Repubblica ha compiuto un reato" - "E' stato compiuto un reato perché Repubblica ha pubblicato del materiale sottoposto a segreto istruttorio", ha poi aggiunto il governatore del Pdl. "Repubblica non ha dedicato neanche una riga nell'edizione nazionale allo scandalo della Asl di Pistoia dove è emerso che sono stati distratti 270 milioni di euro pubblici - ha attaccato Formigoni - e ha nascosto nelle pagine locali il fatto che a Piacenza sono sotto indagine sei funzionari della Asl".