Lega: Belsito restituisce lingotti d’oro e diamanti

Cronaca
L'ex tesoriere della Lega Nord, Francesco Belsito
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Il legale dell’ex tesoriere ha consegnato i preziosi al partito insieme all’auto usata anche da Renzo Bossi. "Li venderemo e daremo i soldi alle sezioni". Secondo gli inquirenti sarebbero stati acquistati con i fondi del Carroccio

Dieci lingotti, per un peso complessivo di 5 chili, 11 diamanti e l’Audi A6 usata per un periodo anche da Renzo Bossi. Francesco Belsito, l’ex tesoriere della Lega Nord indagato dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria per truffa ai danni dello Stato, appropriazione indebita e riciclaggio, li ha fatti recapitare ai rappresentanti del partito in via Bellerio. La restituzione è avvenuta tramite il suo legale, l'avvocato genovese Paolo Scovazzi. È stato firmato anche un verbale di riconsegna. Il “tesoro” era custodito nel caveau di una banca di Genova.
I diamanti- ha assicurato il governatore piemontese Cota -  "saranno venduti ed il ricavato andrà alle sezioni".

Gli inquirenti, ora, cercano altri 200 mila euro in diamanti. La caccia ai preziosi, per un valore totale di circa 600 mila euro, era partita nei giorni scorsi. Secondo le indagini sulla gestione dei rimborsi elettorali, sarebbero stati acquistati nel novembre scorso con i soldi della Lega Nord e poi spartiti tra Rosi Mauro, Francesco Belsito e il senatore Piergiorgio Stiffoni, che era uno dei componenti del comitato amministrativo del Carroccio. Dalle carte rintracciate dagli investigatori risultava che mentre i diamanti erano stati divisi in parti uguali, i lingotti erano andati solo a Belsito. Secca, era arrivata la smentita. “Mi vedo costretta ad adire le vie legali per tutelare la mia rispettabilità, onestà e onorabilità”, aveva detto Rosi Mauro. E Piergiorgio Stiffoni: "È un'accusa che mi fa ridere. Mi sono stancato. Credo che seguirò il consiglio del mio avvocato e andrò dai magistrati a spiegare tutto".
Poco prima della riconsegna, Francesco Belsito aveva fatto sapere, sempre tramite il suo avvocato, che nei prossimi giorni incontrerà il nuovo tesoriere della Lega, Stefano Stefani.

La notizia della restituzione di oro e diamanti in via Bellerio, in una giornata segnata anche dal richiamo del presidente Giorgio Napolitano a "estirpare il marcio" ma a non considerare i partiti "il regno del male", è arrivata poche ore dopo le dimissioni di Davide Boni, indagato per corruzione, da presidente del Consiglio regionale lombardo. Boni ha seguito l'esempio di Umberto Bossi, del figlio Renzo e di Monica Rizzi. Non intende lasciare il Pirellone, invece, Roberto Formigoni. "In questo momento confermo che il mio desiderio è di completare la legislatura fino al 2015”, ha detto. Sottolineando, poi, che apprezzerebbe le dimissioni di Nicole Minetti.

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