I pm: entrambi erano d'accordo. L'ex ministro dell’Economia minaccia querele. Il Fatto: anche i maroniani ne erano a conoscenza. Intanto Belsito si sfoga: "No a questo massacro". Il nuovo tesoriere Stefani: "Difficile farsi un'idea sui conti del partito"
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Bossi e Tremonti erano d'accordo sul fatto che la Lega Nord diversificasse i propri investimenti, almeno secondo Francesco Belsito. E' quanto emerge dalle indiscrezioni e i retroscena giudiziari dell'inchiesta che ha travolto la Lega. E - mentre il Corriere pubblica le foto della cartella sui pagamenti in favore dei familiari di Bossi - spunta anche il nome dell'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni: secondo il Fatto quotidiano sarebbe lui il "baffetto" citato in alcuni brogliacci. Il suo entourage - sempre secondo il giornale diretto da Padellaro sarebbe stato a conoscenza di tutti i movimenti e li avrebbe usati come strumenti di battaglia interna al partito.
Ma torniamo alla (presunta) conoscenza, da parte di Bossi e Tremonti, degli investimenti di Belsito all'estero.
E' il 10 gennaio 2012 e la notizia dei fondi della Lega transitati su conti a Cipro ed in Tanzania è stata pubblicata dal Secolo XIX. Tra i protagonisti dell'operazione c'è fibrillazione e l'ex tesoriere, parlando al telefono con l'imprenditore veneto Stefano Bonet, dice che Bossi e Tremonti erano d'accordo a diversificare.
All'ascolto ci sono anche gli uomini della Dia di Reggio Calabria che per conto della Dda li stanno intercettando ormai da mesi.
E gli uomini della Dia così sintetizzano per il pm Giuseppe Lombardo quanto dice Belsito: "Sia Bossi che Tremonti erano d'accordo sul fatto che la Lega Nord, con l'operazione, avesse voluto diversificare i loro risparmi". Affermazione che l'ex ministro dell'Economia commenta così: "Solo dai giornali ho avuto notizia delle operazioni tanzanesche che sarebbero state organizzate dal signor Belsito Francesco. Non ho mai formulato commenti a riguardo, non avendone titolo".
Nella telefonata in questione, Belsito aggiungeva anche - da quanto si legge nell'informativa - "che gli importi bonificati erano riportati in bilancio anche perché, con il 2009 e il 2010, il movimento politico aveva chiuso con un attivo di 16,5 milioni di euro".
Belsito potrebbe fornire nuovi dettagli - Intanto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera (guarda la rassegna stampa) l'ex tesoriere Francesco Belsito si sarebbe sfogato durante l'intervento di Bossi alla serata dell'orgoglio pardano: "Ma dico, siamo pazzi? Hai sentito cos'ha detto il capo? Sono arrivati a dire che mi ha messo lì la 'ndrangheta, che ci sono dietro i servizi segreti. Io e la 'ndrangheta? Ma se non so nemmeno bene cos'è la 'ndrangheta! Ma quali servizi segreti? Ma di che c... stanno parlando? Io sono sempre stato un buon amministratore e loro lo sanno".
"Lo so - avrebbe detto - all'improvviso sono diventato il mostro, il capo espiatorio, la carne da macello...capisco che possano decidere di sacrificarmi ma massacrarmi così...io non ci sto a questo gioco". A queste parole l'avvocato si limita a dire "Aspettiamo che succeda qualcosa", che, secondo il quotidiano di via Solferino, lascia intendere che ci potrebbe essere una convocazione in Procura, in cui Belsito potrebbe fornire nuovi dettagli all'inchiesta che lo riguarda.
Stefani: "Difficile farsi un'idea dei conti della Lega" - Il nuovo tesoriere, Stefano Stefani, in un'intervista al Messaggero prende invece tempo ed evita di sbilanciarsi: "Ho trovato migliaia di voci, è difficile farsi un'idea" dei conti della Lega. "Adesso abbiamo una primaria società di revisione, la Pricewaterhouse Coopers. Ho il contratto sulla scrivania, lo firmerò oggi stesso". "Siamo finiti sul banco degli imputati mediatico - aggiunge - ma non riesco a vedere quali sono le denunce. Aver dato qualche migliaia di euro alle scuole Bosine che sono fiore all'occhiello dell'istruzione? Oppure aver pagato le rate dell'auto di Renzo Bossi? Ancora non capisco".
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Ma torniamo alla (presunta) conoscenza, da parte di Bossi e Tremonti, degli investimenti di Belsito all'estero.
E' il 10 gennaio 2012 e la notizia dei fondi della Lega transitati su conti a Cipro ed in Tanzania è stata pubblicata dal Secolo XIX. Tra i protagonisti dell'operazione c'è fibrillazione e l'ex tesoriere, parlando al telefono con l'imprenditore veneto Stefano Bonet, dice che Bossi e Tremonti erano d'accordo a diversificare.
All'ascolto ci sono anche gli uomini della Dia di Reggio Calabria che per conto della Dda li stanno intercettando ormai da mesi.
E gli uomini della Dia così sintetizzano per il pm Giuseppe Lombardo quanto dice Belsito: "Sia Bossi che Tremonti erano d'accordo sul fatto che la Lega Nord, con l'operazione, avesse voluto diversificare i loro risparmi". Affermazione che l'ex ministro dell'Economia commenta così: "Solo dai giornali ho avuto notizia delle operazioni tanzanesche che sarebbero state organizzate dal signor Belsito Francesco. Non ho mai formulato commenti a riguardo, non avendone titolo".
Nella telefonata in questione, Belsito aggiungeva anche - da quanto si legge nell'informativa - "che gli importi bonificati erano riportati in bilancio anche perché, con il 2009 e il 2010, il movimento politico aveva chiuso con un attivo di 16,5 milioni di euro".
Belsito potrebbe fornire nuovi dettagli - Intanto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera (guarda la rassegna stampa) l'ex tesoriere Francesco Belsito si sarebbe sfogato durante l'intervento di Bossi alla serata dell'orgoglio pardano: "Ma dico, siamo pazzi? Hai sentito cos'ha detto il capo? Sono arrivati a dire che mi ha messo lì la 'ndrangheta, che ci sono dietro i servizi segreti. Io e la 'ndrangheta? Ma se non so nemmeno bene cos'è la 'ndrangheta! Ma quali servizi segreti? Ma di che c... stanno parlando? Io sono sempre stato un buon amministratore e loro lo sanno".
"Lo so - avrebbe detto - all'improvviso sono diventato il mostro, il capo espiatorio, la carne da macello...capisco che possano decidere di sacrificarmi ma massacrarmi così...io non ci sto a questo gioco". A queste parole l'avvocato si limita a dire "Aspettiamo che succeda qualcosa", che, secondo il quotidiano di via Solferino, lascia intendere che ci potrebbe essere una convocazione in Procura, in cui Belsito potrebbe fornire nuovi dettagli all'inchiesta che lo riguarda.
Stefani: "Difficile farsi un'idea dei conti della Lega" - Il nuovo tesoriere, Stefano Stefani, in un'intervista al Messaggero prende invece tempo ed evita di sbilanciarsi: "Ho trovato migliaia di voci, è difficile farsi un'idea" dei conti della Lega. "Adesso abbiamo una primaria società di revisione, la Pricewaterhouse Coopers. Ho il contratto sulla scrivania, lo firmerò oggi stesso". "Siamo finiti sul banco degli imputati mediatico - aggiunge - ma non riesco a vedere quali sono le denunce. Aver dato qualche migliaia di euro alle scuole Bosine che sono fiore all'occhiello dell'istruzione? Oppure aver pagato le rate dell'auto di Renzo Bossi? Ancora non capisco".