Il Cdm scioglie 5 Comuni per infiltrazioni mafiose

Cronaca

I centri colpiti dal provvedimento si trovano in Campania e in Calabria. Per Casal di Principe, che figura nell'elenco, è il terzo scioglimento dal '91. In tutti i Comuni verrà nominato un commissario

Il Consiglio dei ministri ha stabilito oggi 6 aprile lo scioglimento di cinque comuni per infiltrazioni mafiose. Si tratta di 3 comuni campani Castelvolturno, Casapesenna e Casal di Principe, tutti in provincia di Caserta, e di due centri pugliesi: Mileto, in provincia di Vibo Valentia, e Bagaladi, in provincia di Reggio Calabria.

La decisione è arrivata al termine di un Cdm durato oltre tre ore e in seguito all'accertamento di forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata.
Nei comuni sciolti verrà pertanto nominato un commissario e il 6 e 7 maggio non si voterà più a Casal di Principe e Castelvolturno, dove erano previste le elezioni.

A Casapesenna, in provincia di Caserta, lo scorso 7 dicembre fu arrestato il superlatitante Michele Zagaria, considerato uno dei capi storici del clan dei Casalesi e originario proprio del paese campano.

Per Casal di Principe è il terzo scioglimento dal '91 per infiltrazioni della camorra. Negli ultimi venti anni nessuna amministrazione ha concluso il proprio mandato e ha superato i due anni di vita prima di subire lo scioglimento.

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