Roma, guasto in un ospedale: perduti 94 embrioni
CronacaNell’incidente all’impianto di crioconservazione del centro di procreazione del San Filippo Neri distrutti anche 130 ovociti. Quaranta le coppie interessate. La struttura presenta un esposto in procura. Il ministro Balduzzi chiede un'ispezione
(in fondo all'articolo tutti i video sui casi di malasanità)
Novantaquattro embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale sono andati perduti all'ospedale San Filippo Neri di Roma per un guasto tecnico. La causa, fa sapere la struttura, è un incidente avvenuto martedì 27 all'impianto di azoto liquido nel centro di procreazione assistita. L'ospedale ha fatto sapere che 40 coppie sono state danneggiate e ha presentato un esposto alla procura di Roma contestando l'accaduto alla ditta responsabile della conduzione e manutenzione dell'impianto di crioconservazione.
Balduzzi chiede un'ispezione - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi ha chiesto una "immediata relazione al Centro Nazionale Trapianti, che ha disposto una ispezione che avrà luogo nella giornata di martedì 3 aprile". E' quanto si legge in una nota. "Il ministro - si legge - ha chiesto anche un rapporto dettagliato al Dipartimento della sanità pubblica e dell'innovazione".
La testimonianza: "Avvieremo un'azione legale" - "Non potevamo avere figli, perciò mia moglie aveva 12 ovociti conservati nel centro di Procreazione assistita dell'ospedale San Filippo Neri, a seguito di una serie di stimolazioni ormonali. Avvieremo un'azione legale per essere risarciti". E' lo sfogo raccolto dall'agenzia Ansa di un romano, la cui moglie si era affidata al Centro.
L'ospedale: "Non c'entriamo, noi parte lesa" - "In questa vicenda, che è di una gravità unica, deve essere ben chiara una cosa: il San Filippo Neri è parte lesa". Ad affermarlo il direttore generale dell’ospedale romano, Domenico Alessio, che si rivolge alle coppie: "Tutta la mia solidarietà. Nella direzione generale troveranno la massima disponibilità per venire incontro a tutte le problematiche che queste coppie potranno avere. Vengano tranquillamente da me e troveranno un alleato e non una controparte, perché io, come loro, sono parte lesa da questa vicenda".
"Una cosa è certa - spiega il dirigente - la ditta, che è l'azienda leader di questo settore, quella che detiene il 95% del mercato, è responsabile della conduzione, della manutenzione e del controllo dell'impianto di crioconservazione. Alla ditta ho fatto una contestazione precisa e puntuale, e sono quattro giorni che aspetto da loro una relazione, ma non ho ancora ottenuto alcuna risposta, è una cosa incredibile. Da quando è nato il centro non è mai successo nulla di simile, è un fatto inimmaginabile".
Novantaquattro embrioni, 130 ovociti e 5 campioni di liquido seminale sono andati perduti all'ospedale San Filippo Neri di Roma per un guasto tecnico. La causa, fa sapere la struttura, è un incidente avvenuto martedì 27 all'impianto di azoto liquido nel centro di procreazione assistita. L'ospedale ha fatto sapere che 40 coppie sono state danneggiate e ha presentato un esposto alla procura di Roma contestando l'accaduto alla ditta responsabile della conduzione e manutenzione dell'impianto di crioconservazione.
Balduzzi chiede un'ispezione - Il ministro della Salute, Renato Balduzzi ha chiesto una "immediata relazione al Centro Nazionale Trapianti, che ha disposto una ispezione che avrà luogo nella giornata di martedì 3 aprile". E' quanto si legge in una nota. "Il ministro - si legge - ha chiesto anche un rapporto dettagliato al Dipartimento della sanità pubblica e dell'innovazione".
La testimonianza: "Avvieremo un'azione legale" - "Non potevamo avere figli, perciò mia moglie aveva 12 ovociti conservati nel centro di Procreazione assistita dell'ospedale San Filippo Neri, a seguito di una serie di stimolazioni ormonali. Avvieremo un'azione legale per essere risarciti". E' lo sfogo raccolto dall'agenzia Ansa di un romano, la cui moglie si era affidata al Centro.
L'ospedale: "Non c'entriamo, noi parte lesa" - "In questa vicenda, che è di una gravità unica, deve essere ben chiara una cosa: il San Filippo Neri è parte lesa". Ad affermarlo il direttore generale dell’ospedale romano, Domenico Alessio, che si rivolge alle coppie: "Tutta la mia solidarietà. Nella direzione generale troveranno la massima disponibilità per venire incontro a tutte le problematiche che queste coppie potranno avere. Vengano tranquillamente da me e troveranno un alleato e non una controparte, perché io, come loro, sono parte lesa da questa vicenda".
"Una cosa è certa - spiega il dirigente - la ditta, che è l'azienda leader di questo settore, quella che detiene il 95% del mercato, è responsabile della conduzione, della manutenzione e del controllo dell'impianto di crioconservazione. Alla ditta ho fatto una contestazione precisa e puntuale, e sono quattro giorni che aspetto da loro una relazione, ma non ho ancora ottenuto alcuna risposta, è una cosa incredibile. Da quando è nato il centro non è mai successo nulla di simile, è un fatto inimmaginabile".