Scuola, contributi truffa: “Se non paghi ti boccio”

Cronaca

La denuncia sul portale Skuola.net. Alcuni istituti, come il Fazzini Mercantini di Grottammare (Ap), hanno reso obbligatorio un pagamento che per legge è volontario. Pena la mancata iscrizione. Ma a SkyTG24 il dirigente si difende

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Il contributo scolastico chiesto alle famiglie, per legge volontario, è diventato obbligatorio in un numero crescente di scuole che minacciano, più o meno velatamente, ritorsioni sul voto degli studenti e sulla promozione in caso di mancato pagamento. La denuncia - corredata da prove documentali - arriva dal portale studentesco Skuola.net. All'istituto tecnico Fazzini Mercantini di Grottammare (Ascoli Piceno), ad esempio, si richiede un contributo di 80 euro per l'iscrizione e si ricorda che "la mancata presentazione sarà considerata un'infrazione disciplinare a tutti gli effetti, con ripercussioni sulla valutazione del comportamento e quindi, sulla media dei voti e sull'ammissione alla classe successiva". SkyTG24 ha chiesto spiegazioni alla dirigente dell’istituto Rosanna Moretti, che ha precisato che il “contributo interno”, come indicato nella circolare, non vuol dire “obbligatorio”. Poi, incalzata dall’inviato Roberto Tallei ha assicurato che non ci saranno infrazioni disciplinari per gli studenti che non pagheranno.

In altre scuole si arriva a cifre ancora più elevate. Fino a punte di 300 euro come, ad esempio - cita Skuola.net - all'Ipsar Tor Carbone di Roma dove c'è una singolare doppia tariffazione: 240 euro per tutti, che diventano 300 euro per i ripetenti. E non è il solo istituto alberghiero a costare quasi quanto una retta universitaria: allo Stringher di Udine chiedono 250 euro, nei quali non sono nemmeno comprese le divise, che si pagano a parte e costano altri 160 euro.

Il Ministero dell'Istruzione già in passato si è mostrato sensibile al tema. Alla luce di un dossier contenente circa 60 segnalazioni di irregolarità giunte alla Redazione di Skuola.net, lo scorso aprile il capo dipartimento Giovanni Biondi aveva inviato una nota agli uffici scolastici regionali affinché avviassero verifiche, considerando che la disciplina in materia è chiara. Anche quest’anno Skuola.net si appresta a consegnare al Ministero un dossier di infrazioni riscontrate.

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