Costa Concordia, il capitano Schettino resta ai domiciliari

Cronaca

Il tribunale del riesame di Firenze ha confermato la misura cautelare per il comandante della nave naufragata vicino all’Isola del Giglio. Respinti sia il ricorso della procura, che chiedeva il carcere, sia quello della difesa, che invocava la liberazione

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Francesco Schettino, il comandante della nave Costa Concordia naufragata vicino all’Isola del Giglio lo scorso 13 gennaio, rimane agli arresti domiciliari. A confermare la misura cautelare è il tribunale del riesame di Firenze che appoggia nella sostanza l’ordinanza del gip di Grosseto, Valeria Montesarchio, e respinge i ricorsi sia della procura, che chiedeva la conferma del carcere, sia della difesa, che invece invocava la liberazione del comandante da ogni misura. Il tribunale del riesame depositerà le motivazioni della sua ordinanza nei prossimi giorni.

Le reazioni. "Ora sono più tranquillo. Adesso pensiamo più serenamente a soffermarci sull'esame dei fatti avvenuti", ha detto il comandante Schettino ai suoi difensori, Bruno Leporatti e Salvatore Parascandola, quando gli hanno comunicato la decisione dei giudici. L'uomo è accusato di naufragio, abbandono della nave e omicidio colposo plurimo.
"Sia il comandante sia noi legali ci aspettavamo una decisione in tal senso – ha commentato l'avvocato Parascandola –. Continuiamo a giudicare molto forte la richiesta del carcere da parte della procura”. "Il sistema giudiziario funziona – ha detto l’altro difensore di Schettino, l’avvocato Bruno Leporatti –. I giudici del riesame hanno applicato la legge senza farsi influenzare dalle suggestioni dell'opinione pubblica". Il legale, che si è riservato "ogni più approfondita valutazione dopo la lettura della motivazione dell'ordinanza", ha espresso "ancora una volta soddisfazione per l'autonomia e l'indipendenza della magistratura giudicante, che respingendo le suggestioni mediatiche ha inteso dare puntuale applicazione alle norme e ai principi giuridici del nostro ordinamento in tema di libertà personale".

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