Cgil, Cisl e Uil: sciopero unitario il 12 dicembre
CronacaTre ore di astensione dal lavoro: è la decisione a cui sono arrivati i tre sindacati confederali, che chiedono un incontro urgente con il premier Monti e i partiti per discutere delle modifiche alla manovra. Il pubblico impiego incrocierà le braccia il 19
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Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di proclamare per il 12 dicembre uno sciopero unitario di tre ore contro la manovra da 30 miliardi varata domenica 4 dicembre dal governo di Mario Monti.
L'annuncio è arrivato attraverso un comunicato congiunto diffuso al termine dell'incontro di mercoledì 7 dicembre tra i tre segretari generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Lo sciopero del 12 dicembre era già stato annunciato da parte dei sindacati ma separatamente, con la Cgil che si era impegnata a una mobilitazione di 4 ore e Cisl e Uil di due.
Non basta: il 19 dicembre si fermano i lavoratori dei servizi pubblici per lo sciopero unitario indetto da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa.
La richiesta di un incontro con Monti e con i partiti - Preoccupati per le conseguenze che la manovra economica determina sui lavoratori dipendenti e pensionati e sulle prospettive di sviluppo del Paese", i sindacati chiedono anche un incontro al governo "per affrontare i problemi derivanti dalla manovra e per chiedere i necessari cambiamenti" si legge in un comunicato congiunto diffuso al termine dell'incontro tra i segretari generali dei tre sindacati, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. Cgil, Cisl e Uil chiedono pure un incontro a tutti i partiti "per sollecitare la presentazione di emendamenti nella fase di discussione parlamentare" della manovra.
Cisl: "Potremmo bissare lo sciopero" - Quello del 12 dicembre potrebbe non essere l'unica protesta. La Cisl, infatti, considera "un'opzione sul tavolo" la sua prosecuzione contro la manovra correttiva se il governo deciderà di non confrontarsi con il sindacato e di non aprire a modifiche sul provvedimento. Alla domanda dei cronisti se lo sciopero generale di otto ore entro dicembre sia un'opzione sul tavolo dopo quello di tre ore già proclamato per il 12 dicembre, Bonanni ha risposto di sì. "Noi chiediamo un incontro al Governo - ha spiegato - non può non aprire la discussione. E' una cosa grave quanto detto sulla concertazione che non ci può essere".
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