Mills, Berlusconi in aula: "Difficilissimo restare sveglio"

Cronaca

L’ex premier ha partecipato a una nuova udienza del processo in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari. All’uscita lo sfogo con i giornalisti: "C’è la volontà di continuare per arrivare al nulla. Chi è in tribunale è lì a perdere tempo". VIDEO

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“Annoiato? È stato difficilissimo restare sveglio”. Silvio Berlusconi risponde così ai giornalisti al termine dell’udienza del processo Mills, dove è imputato per corruzione in atti giudiziari, che si è svolta nella mattinata di lunedì 28 novembre al tribunale di Milano.
“Quando un processo non può arrivare a effetti giuridici perché interviene sicuramente la prescrizione – ha detto l’ex presidente del Consiglio - per evidenti motivi di economia processuale questi processi si abbandonano. In questo caso, nonostante un fatto farraginoso, c’è la persistente volontà di continuare. Praticamente per arrivare al nulla”.

In aula? Una perdita di tempo - “Tutte le persone nell’aula – ha aggiunto - alcuni pagati dai contribuenti italiani altri dal sottoscritto, sono lì a perdere tempo. Annoiato? È stato difficilissimo restare sveglio”.
Berlusconi è apparso immobile in aula per almeno un quarto d’ora, accasciato sullo schienale della poltrona, e a metà mattinata si è concesso una pausa uscendo dall'aula.

Processo rinviato al 19 dicembre - Intanto è stato rinviato al 19 dicembre il processo Mills, in cui l'ex premier Silvio Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari, in attesa che si risolva una diatriba in corso tra l'ex legale inglese di Berlusconi, David Mills, e il collegio di giudici di Milano.
Il rinvio farà saltare tre udienze già programmate prima del 19 dicembre, una delle quali era stata riservata alla deposizione di Berlusconi.
Berlusconi è imputato di corruzione giudiziaria con l'accusa di aver pagato 600.000 dollari all'avvocato britannico affinché rendesse testimonianze reticenti in processi in cui era precedentemente imputato l'ex-premier.

Mills già condannato - Mills, in un processo gemello, è stato condannato in primo e secondo grado come corrotto a quattro anni e sei mesi, per essere poi prosciolto dalla Cassazione per intervenuta prescrizione del reato.
Secondo gli avvocati dello stesso Mills e di Berlusconi, Mills non può deporre come teste semplice perché ha ancora procedimenti aperti in Italia tra cui il presunto riciclaggio per i diritti tv di Mediaset, da cui è uscito però lo scorso 22 novembre per intervenuta prescrizione (decisione ancora appellabile in Cassazione dai pm), e un processo per presunta falsa testimonianza sul caso Sme a Londra.
Secondo loro, Mills dovrebbe deporre come testimone-imputato di procedimento connesso, quindi con la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Mills chiede al pm di andare a Londra - A rendere ancora più ingarbugliata la vicenda della sua deposizione è giunta ora la richiesta di Mills che il pm Fabio De Pasquale si rechi a Londra per spiegare in che cosa consista la sua testimonianza e dall'esito di quell'incontro potrebbe dipendere la decisione se venire a deporre in Italia. La corte si è presa tempo fino al 19 dicembre per prendere una decisione.

Berlusconi: "Io uno dei politici più conosciuti con Obama" -
Alla domanda se non intendesse rinunciare alla prescrizione per farsi assolvere nel merito, il leader del Pdl ha replicato: "Nel Palazzo di Giustizia di Milano?". Il contrattacco, l'ennesimo, di Berlusconi, è passato anche attraverso il caso Ruby definendola "ragazza sfortunata" che ha solo aiutato senza che abbia ricevuto "alcuna avance": "La ricostruzione che la Procura di Milano, il gip e il Tribunale hanno fatto è artefatta ai fini di eversione politica". E ancora: 'Nelle mie cene ad Arcore non c'é mai stato nulla che non fosse meno che decoroso". Infine, l'ultimo affondo: "Questi processi che hanno fatto il giro del mondo - ha concluso l'ex capo del governo - sono processi fondati sulla menzogna, e tutto verrà fuori con lo svolgersi delle udienze. Hanno diffuso nel mondo una pessima immagine di chi rappresentava nel mondo l'Italia, cioé del presidente del Consiglio. Ero uno dei politici più conosciuti con Obama".

Ai microfoni dei giornalisti l'ex premier ha anche ribadito la sua intenzione di non ricandidarsi nel 2013


E sulle misure anticrisi che attuerà il nuovo esecutivo aggiunge: "Monti deve poter lavorare con tranquillità su temi complessi


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