Scontri a Roma, 9 ragazzi restano in carcere

Cronaca

Due manifestanti ai domiciliari e uno libero. Questa la decisione del gip del tribunale di Roma. Alla notizia, i parenti degli arrestati presenti fuori da Regina Coeli sono scoppiati a piangere. FOTO E VIDEO

CRONACA DELLA GUERRIGLIA
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(in fondo all'articolo i video sulle manifestazioni del 15 ottobre)

Nove manifestanti in carcere, due ai domiciliari e uno rimesso in libertà. E' quanto ha deciso il gip del tribunale di Roma Elvira Tamburelli sui 12 manifestanti fermati sabato 15 ottobre durante gli incidenti avvenuti a Roma in occasione della manifestazione degli indignati.
La decisione è arrivata dopo sei ore di camera di consiglio in seguito agli interrogatori di garanzia, svolti nel carcere di Regina  Coeli, che si erano conclusi nel tardo pomeriggio di mercoledì 19 ottobre.
Appresa la notizia dai legali, i numerosi parenti degli arrestati presenti fuori Regina Coeli sono scoppiati a piangere.

I giovani che restano in carcere - A restare in carcere sono: Giovanni Caputi, 22 anni di Terlizzi (Bari), Giuseppe Ciurleo, 20 anni di Roma, Alessandro Venuto,24 anni di Subiaco (Roma), Giovanni Venuto, 30 anni di Tivoli (Roma), Lorenzo Giuliani, 19 anni di Genzano (Roma), Robert Scarlett, 21 anni, romeno, per il quale Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha firmato il decreto di allontanamento, Ilaria Ciancamerla, 21 anni di Sora (Frosinone), Valerio Pascali, 21 anni di San Pietro Vernotico (Brindisi), e Stefano Conigliaro, 22 anni di Catania. Ai domiciliari vanno Alessia Catarinozzi, 26 anni di Alatri (Frosinone), e Alessandra Orchi, 29 anni di Roma.
L'unico a tornare in libertà è il romano Leonardo Serena, 21 anni, per il quale il pm aveva già chiesto, a differenza degli altri, gli arresti domiciliari.

Gli arrestati capri espiatori - La decisione del gip è stata l'epilogo di una lunga giornata di interrogatori nel corso dei quali tutti hanno respinto le accuse.
"I ragazzi fermati rischiano di essere capri espiatori, in carcere ci sono degli innocenti, vivono male e soffrono il sovraffollamento - ha commentato  l'avvocato Fabrizio Gallo, legale di Caputi - il mio assistito non ha sfondato vetrine, non ha saccheggiato, solo rimandato indietro un fumogeno". Dello stesso parere anche l'avvocato Francesco Ricciardi, legale del ragazzo romeno. "E' innocente - ha dichiarato - si è avvicinato troppo alla linea del fuoco. Io non vedo la necessità di esigenze cautelari. I veri black bloc si sono saputi difendere e sono scappati".
"Il mio assistito ha dimostrato la sua estraneità ai fatti - ha spiegato  l'avvocato Antonio Miriello, difensore di Conigliaro - è un ragazzo assolutamente pacifico".

Anche tre ragazze tra i fermati - Tra gli arrestati anche tre ragazze. La prima ad essere interrogata è stata Ilaria Ciancamerla con l'assistenza dell'avvocato Cesare Antetomaso: "Ilaria -ha dichiarato il difensore - ha ricostruito con estrema lucidità tutti gli eventi di sabato, dimostrando la sua estraneità".
Nel corso degli interrogatori sono stati depositati dagli avvocati filmati e foto a sostegno, hanno detto, delle dichiarazioni di innocenza. Compreso un video che già da alcuni giorni gira su internet e che mostra quattro dei fermati mentre vengono bloccati dalla polizia. Nel video si sente anche la voce di una donna che urla agli agenti 'lasciateli andare loro non c'entrano nulla con le violenze'.

Er Pelliccia - Intanto la procura ha chiesto la convalida dell'arresto di Fabrizio Filippi, 24 anni, detto "Er Pelliccia", immortalato con un estintore in mano durante gli scontri. Domani l'interrogatorio di garanzia.

Ultras Lazio - E le indagini proseguono per identificare altri responsabili dei disordini. In particolare, gli accertamenti si starebbero concentrando anche su alcuni esponenti dei gruppi ultras di Lazio e Roma che potrebbero essere tra coloro che hanno dato l'assalto al blindato dei carabinieri dato alle fiamme e degli atti vandalici nella chiesa di San Marcellino, dove è stata anche distrutta una statua della Madonna.

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