Non ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza ai danni del faccendiere. I pm hanno quindi chiesto al gip di cancellare la richiesta della misura restrittiva nei suoi confronti. VIDEO
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La latitanza di Valter Lavitola potrebbe finire presto. La Procura di Bari, infatti, potrebbe chiedere a breve al gip di revocare la misura restrittiva emessa a suo carico. Non ci sarebbero infatti gravi indizi di colpevolezza per il reato di induzione a mentire. Da qui la "matura e sofferta riflessione" che, secondo fonti vicine alla procura, avrebbe portato i pm a richiedere la revoca dell'arresto. Sabato 15 ottobre il gip Sergio Di Paola deciderà se Lavitola può considerarsi un uomo libero dopo un mese e mezzo di latitanza.
"La vicenda è complessa", avrebbe scritto nella richiesta il pm Pasquale Drago secondo quanto anticipa l'Ansa, "ed è necessario capire esattamente come si è svolta la vicenda relativa alla consegna di denaro che il premier Berlusconi ha consegnato a Gianpaolo Tarantini con la mediazione di Lavitola. Ma finora nessuno è riuscito a capire esattamente come si sono svolti i fatti".
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